A Segnano (per chi non lo sapesse, era un antico comune a sud della Bicocca degli Archimboldi, aggregato nel 1863 al Comune di Greco e annesso al Comune di Milano nel 1923) la tortuosa Via Gino Pollini (architetto 1903-1991 autore assieme a Luigi Figini della famosa Casa Palafitta), penetra formando una specie di zig zag nel piccolo quartiere a nord di via Pianell e a Est di viale Sarca.
La via, aperta a partire dagli anni ottanta per consentire l’accesso alle nuove residenze oggi al civico 5, è rimasta a fondo cieco. Dopo la morte dell’architetto, le fu intitolata. Per anni, portando nel tratto finale a capannoni e campi incolti, non era mai stata asfaltata se non nel tratto centrale. Finalmente, grazie all’intervento del nuovo edificio residenziale di Bicocca Living, l’intera strada è stata completamente riqualificata e completata con marciapiedi ai lati.
Peccato che, come al solito, siano in pochi a rispettare le regole e alcuni tratti, come l’ampia curva e la rotonda finale siano assediati dal parcheggio selvaggio, male ormai endemico di questa città. Naturalmente unici posti che non rientrano nelle strisce blu o gialle.
Qui la via come appariva prima dell’intervento:
Mentre qui di seguito un’immagine dal cantiere per Bicocca Living ormai quasi completato.
Referenze immagini: Roberto Arsuffi
Bicocca, Greco, Segnano, via Gino Pollini, Via Pianell, via Comune Antico, via Cozzi, Bicocca Living, Modourbano, via San Basilio
Tanti nuovi parcheggi per le auto ma ancora (e sarà sempre così) auto in parcheggio selvaggio.
Ma non è pericoloso che tante auto restino parcheggiare in curva e addirittura un taxi sulla rotonda?
Naturalmente nulla per le bici, niente rastrelliere e niente ciclabili. Almeno ora ci sono i marciapiedi… sui quali possono parcheggiare gli scooter…
Quello è un vicolo cieco la cui funzione è unicamente quella di consentire l’accesso allle residenze. Le piste ciclabili sarebbero superflue e la pericolosità della strada è minima.
Questo articolo ci insegna che una carreggiata eccessivamente larga rispetto alla funzione della strada porta sempre ad un utilizzo errato della stessa.
Ci sarebbe infine da chiedersi a cosa servono i parcheggi pubblici in un quartiere dove tutte le case sembrano essere sufficientemente recenti da avere i box necessari per “nascondere le auto sotto terra”.
Concordo in pieno. Lì bastava restringere la strada e allargare un po’ di verde. Così niente parcheggio selvaggio.