Milano | Dergano – Quei sentieri spontanei in piazzale Maciachini

Ricorderete il nostro articolo sui sentieri spontanei e il fatto che, spesso, troppo spesso, i tecnici del Comune quando disegnano aiuole e percorsi pedonali, dimenticano che le persone, camminando, cercano di percorrere tratti più brevi tra un punto e l’altro della strada o della piazza.

E’ il caso che abbiamo riscontrato anche in piazzale Maciachini a Dergano, sistemato nel 2003, dopo l’apertura della stazione M3 Maciachini, con aiuole, marciapiedi e ciclabile apparentemente in maniera perfetta, se non fosse che dopo qualche anno le aiuole son state solcate dai sentieri spontanei che col calpestio han ridotto il manto erboso in una desolata spianata terrosa.

Ci chiediamo come al solito come mai i tecnici che lavorano per il Comune non calcolino i comportamenti umani, che per unire due punti, naturalmente, i cittadini cerchino la via più breve.

Qui di seguito alcune foto che mostrano lo stato delle aiuole solcate dai sentieri spontanei.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi

Degrado, Sentieri spontanei, Piazzale Maciachini, M3, Aiuole

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

15 commenti su “Milano | Dergano – Quei sentieri spontanei in piazzale Maciachini”

  1. C’è una trascuratezza nel quartiere e in tutto il Municipio 9 mai vista prima. Strade sporchissime, cestini stracolmi di spazzatura, aiuole prive della minima manutenzione, rifiuti ingombranti abbandonati per strada e nelle aree verdi, segnaletica rotta… Capisco che molto spesso la colpa di tutto questo degrado sia del cittadino, e non capirò mai come si possa urinare per strada, non curarsi degli escrementi dei propri animali, imbrattare costantemente le superfici anche di proprietà private o stravaccarsi su un marciapiede per consumare alcolici senza curarsi di raccogliere le bottiglie, ma in passato un po’ di cura in più da parte del comune la si notava. Per non parlare poi della questione sicurezza, soprattutto nelle ore serali. Un mio amico è stato derubato della sua bicicletta dopo essere stato fermato in mezzo alla ciclabile e minacciato. Un altro del portafogli sulla Gialla. Io stesso sono alla terza bicicletta dopo due furti. Cosa sta succedendo a questa città?

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    • Non sono d’accordo sulla pipì: è colpa del comune che non prevede bagni chimici o soluzioni alternative, è assurdo che il una persona per urinare debba pagare un bar o un ristorante. Sono stato a Valencia e ci sono soluzioni esteticamente gradevoli e molto funzionali per chi deve urinare in strada, si può prendere spunto.

      Ma poi mi stai dicendo che tu non hai mai pisciato per strada? Ahah dai su, è un taboo assurdo che l’urbanistica dovrebbe affrontare invece di fregarsene

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      • A Valencia ci sono delle toilette integrate nel lunghissimo parco lineare che scorre nel vecchio letto del fiume. Studiate a apposta e manutenute dal gestore.

        Che però è leggermente diverso da prevedere dei posti dove pisciare all’area aperta in Piazzale Maciachini…come se non bastasse il puzzo dei cani….

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  2. …il degrado è un preparativo alla futura gentrificazione del quartiere.

    Quella di via piazzale Maciachini e di Via Imbonati ricorda un po’ la situazione di Via Padova qualche anno fa.

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  3. il degrado, la sporcizia e l’abbandono sono fasi preparative alla futura gentrificazione del quartiere.

    La situazione di Via Imbonati e Piazzale Maciachini ricorda molto la condizione di Via Padova e Piazzale Loreto qualche anno fa.

    Beppe chiederà qualche spicciolo al suo amico Michael e sarà tutto risolto, probabilmente in peggio

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  4. Ora il Comune dovrebbe trasformare i sentieri spontanei in calpestabili e arricchire il verde rimanente con aiuole ricoprenti, tipo iperico, rosmarino prostrato, cotonoster e via dicendo.

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  5. tempo fa ho letto che negli stati uniti (mi sembra) per capire quali sono i percorsi da tracciare con la terra battuta o altro materiale, lasciano il prato senza segnare alcun percorso e aspettano che il calpestio delle persone, togliendo l’erba, tracci le linee di preferenza e a quel punto intervengono coi materiali definitivi e creano i vialetti.

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  6. Sicuramente le progettazioni sono inadeguate e imprevidenti, però d’altra parte se si dovessero pavimentare tutti i possibili percorsi in certi casi, come questo, si avrebbe un reticolo troppo fitto che lascerebbe pochissimo verde (fino al limite di pavimentare l’intera area, come succede in certe piazze che per questo vengono criticate…), quindi il criterio dovrebbe essere quello di eliminare e dissuadere i sentieri spontanei sterrati nelle aiuole e nei tappeti erbosi, tenendo conto dei possibili percorsi dei fruitori nell’eventuale predisposizione di quelli pavimentati.

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  7. Approfitto di questo articolo su Dergano per chiedere se esistono immagini del cantiere per la costruzione di una scuola media tra le vie Maffucci e Catone
    Grazie

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  8. Anche al parco Nord è pieno di sentieri spontanei. Sicuramente indice di poca attenzione in fase di disegno. C’è però da dire che a volte sono gli utenti ad essere poco noncuranti del posto, sempre nel parco ci sono tratti di ex prato, ora sterrato, parraleli e adiacenti al sentiero predisposto creati per lo più da corridori che non vogliono stare sull’asfalto ma che si concentrano tutti negli stessi centimetri

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