E’ notizia recente quella che ha rispolverato una proposta comparsa sul Corriere della Sera del giugno 2023 da parte del finanziere e mecenate Francesco Micheli, il quale proponeva, non solo di portare avanti la proposta del Duomo e del suo sistema sotto la protezione dell’Unesco, ma anche un coordinato sistema museale che Milano si ritrova al centro della città, una sequenza di luoghi di cultura che potrebbero rientrare anch’essi nel patrimonio mondiale da tutelare.
Per ora Milano ha solo il Cenacolo e Santa Maria delle Grazie sotto il sigillo protettivo dell’Unesco, mentre il sistema Duomo (cattedrale, navigli e cave di Candoglia) è in fase preparatoria da anni, “l’isola dei Musei” è ancora una proposta.
L’appello di Micheli indirizzato anche al Sindaco Sala e alle autorità, è perché è convinto che la spinta dell’Unesco favorisca una rete della Cultura e anche il riequilibrio della città storica, con la redistribuzione delle funzioni e una nuova area vivibile senza auto nel cuore di Milano.
“Ogni possibilità di rilanciarci è ben vista. Non so se la proposta sia realistica. Ne aveva parlato anche il finanziere Francesco Micheli tempo addietro, può avere del senso”.
Così il sindaco Giuseppe Sala ha commentato la proposta – rilanciata da un articolo del Corriere della Sera a firma di Giangiacomo Schiavi giusto ieri – di rendere questa porzione del centro storico di Milano patrimonio dell’Unesco.
“Se la proposta fosse realistica possiamo ragionarci e poi dobbiamo capire esattamente cos’è il centro, perché è una definizione da prendere con le pinze”, ha continuato Sala, parlando a margine dell’incontro su “Il Patto per il Lavoro di Milano nel Ventennale della Legge Biagi”, a Palazzo Reale. “Tutto quello che rafforza la nostra storia e la nostra capacità di essere al contempo legati al passato e con la voglia di trasformarci, certamente è ben vista da noi”, così ha concluso.
Per carità, non vogliamo paragonarci a Roma, Firenze, Napoli o Venezia, coi loro centri storici intatti e meravigliosi, ma Milano si merita comunque un riconoscimento, anche se ristretto ai soli musei e al loro contesto, che ne potrebbe valorizzare il patrimonio inestimabile sotto l’egida del Patrimonio Unesco.
Caravaggio, Piero della Francesca, Giovanni Bellini, Raffaello, Andrea Mantegna, Leonardo da Vinci, il Pollaiolo, Botticelli, Heyez, Boccioni e Modigliani, sono alcuni dei nomi tra i più famosi al mondo, che possiamo ammirare in questi edifici adibiti alla cultura che si trovano tutti a poca distanza l’uno dall’altro.
L’idea per rendere appetibile una eventuale candidatura come patrimonio dell’Unesco, potrebbe vedere la trasformazione di questa porzione del Centro Storico di Milano. Un’isola pedonale che valorizzi anche il contesto. Perciò questi musei, tutti importanti, potrebbero rientrare in un unico percorso pedonale, contornati dal loro ambiente storico (incredibilmente intatto o quasi per una città moderna come Milano).
La Pinacoteca di Brera potrebbe essere il punto di partenza, con tutti i suoi capolavori, dal Canova al Caravaggio, dal Mantegna ad Heyez (presto arricchita dalla nuova ala di Palazzo Citterio). Percorrendo via Brera e poi Verdi, si passerebbe dalla meraviglia della Scala, opera del Piermarini, con le meraviglie del suo museo e gli abiti di scena della Callas e della Tebaldi, per approdare in via Manzoni, dove si possono ammirare i capolavori del Poldi Pezzoli, come il “ritrtto di dama” del Pollaiolo, insieme a tutto il resto (non lontano si trovano fra l’altro il museo di Casa Bagatti Valsecchi e Casa del Manzoni). Di fronte alla Scala si trovano le Gallerie d’Italia, altro contenitore di meraviglie. Da qui il percorso porterebbe i visitatori in piazza del Duomo con le sue meraviglie, la Galleria e il Duomo. Stesso luogo dove troviamo Palzzo Reale e il Museo del 900, una tra le più importanti raccolte d’arte italiana del XX secolo. Il percorso si concluderebbe con la Pinacoteca Ambrosiana, altro luogo magico dai contenuti inestimabili, sito leonardiano per eccellenza, legata alla memoria, ai disegni, del genio chiamato alla corte di Lodovico il Moro, ma non solo. Alla sua unicità (che introdurrebbe anche un sentiero leonardesco) basta citare il Codice Atlantico e il cartone preparatorio di Raffaello per l’affresco che raffigura i filosofi della scuola di Atene.
Questa è l’idea per “l’Isola dei Musei”, un luogo racchiuso in poco più di un chilometro che potrebbe diventare un sistema museale coordinato. Un luogo che grazie al sigillo dell’Unesco potrebbe trasformarsi ancora in meglio, chiuso alle auto, per custodire la memoria di una città e di un paese intero. Buona fortuna.
Referenze immagini: varie; Roberto Arsuffi
Arte, Cultura, Centro Storico, Milano, Patrimoni Unesco, Musei, Pinacoteche,
Bravi
…e perchè non includere il Castello con le sue raccolte d’arte?
comunque basta che non la chiamiamo “isola dei Muse”. Non bisogna scimmiottare nomi altrui…
Aggiungerei almeno Casa Manzoni, in via Morone, e il Bagatti Valsecchi, in via Gesù…
Gallerie d’ Italia però non è al livello degli altri musei. La collezione originaria contiene un bel po’ di croste
E’ senz’ altro una gran bella idea; potrebbe ridare a Milano un po’ della sua antica grandiosità.
D’ altro canto, potrebbe essere il colpo di grazia per il Duomo, che, in un tale contesto, vedrebbe ulteriormente accresciuta la sua importanza come luna-park/centro commerciale: mancherebbero solo le luci al neon…ah è vero, quelle già le hanno messe, ai LED però, attuali.
Sarebbe bello, da turista, percorrere questo itinerario, per conoscere Milano e nel mezzo scoprire una maestosa oasi di pace e ancora di spiritualità e non solo bellezza artistica a pagamento, ovvero così com’ era il Duomo, prima dell’ attuale trasformazione,
Gesù ha cacciato i mercanti dal tempio, qualcun altro ce li ha rimessi.
Fortunatamente il turismo internazionale è montante negli ultimi anni e quindi si arriverà finalmente a quel network di musei e valori culturali che le altre grandi città estere hanno messo su da oltre 30 anni..
E magari anche un sistema di ticketing e cartellone culturale unificato
Alleluja
Il centro di Milano patrimonio Unesco? Sala: “Ragioniamoci”
Il centro di Milano patrimonio Unesco? La proposta del mecenate finanziere Francesco Micheli, avanzata originariamente dalle colonne del Corriere a giugno, prende corpo. Con il sindaco Beppe Sala che oggi, sempre sul quotidiano di via Solferino, apre alla possibilità di fare richiesta: “Non so se la proposta è realistica. Ma se fosse realistica, allora possiamo ragionarci, anche se dobbiamo capire esattamente cos’è il centro”. Attualmente Milano conta il solo Cenacolo Vinciano tra i patrimoni dell’Umanità, mentre a febbraio l’assessore lombardo Stefano Bruno Galli ha lanciato la proposta di far inserire anche il Duomo.
La proposta di Micheli: “Centro di Milano costellazione di Orione della cultura”
Per Micheli questa ultima proposta potrebbe essere allargata, muovendosi per tempo e con decisione, estendendola a tutto il centro meneghino. Il finanziere è tornato ad esprimersi oggi, articolando la sua idea con una immagine suggestiva: “Se guardiamo la disposizione dei luoghi una mappa della città i punti sembrano in qualche modo riprodurre le stelle di Orione”. Si tratta della pinacoteca di Brera, della casa del Manzoni, della Scala, delle Gallerie d’Italia, dell’Ambrosiana. Una “fortuita combinazione” che suona gà come un marchio e che richiama anche i versi de “La Caduta” del milanese Parini: “Quando Orion dal cielo/ declinando imperversa…”
F. Q. | 11 DICEMBRE 2023
Sveva Casati Modignani spara a zero su Milano e sul sindaco Giuseppe Sala. L’85enne scrittrice Bice Cairati, che con il marito Nullo Cantaroni per decenni ha scritto romanzi sotto quell’unico celebre pseudonimo, ha affermato che “Milano è la città più pericolosa d’Italia e sta diventando sempre più invivibile”. Intervistata da Maria Latella nel programma “Nessuna è perfetta” su Radio 24 la Cairati/Modignani ha spiegato: “La Milano green tanto osannata dal nostro sindaco. In realtà è una città dove il cemento imperversa, il traffico è stato punito con le piste ciclabili e le ambulanze non passano. Dal punto di vista urbanistico si stanno facendo cose immonde. A questo aggiungiamo l’insicurezza di chi cammina in centro come in periferia e che ogni due per tre incontra personaggi che ti depredano quando va bene e che ti picchiano quando va male”.
Scusate ma si parla tanto di Leonardo e si escludono il Castello Sforzesco e i suoi musei e istituti che conservano vere opere di Leonardo??