Milano | San Siro – “La Green Circle di Forestami” e i laghi di viale Migliara ed Elia

Mentre in questi giorni è stato presentato il grande progetto di rigenerazione dei viali della “circonvallazione”grazie al contributo di Giorgio Armani e di Forestami, nessuno che abbia accennato allo stato attuale dell’unico tratto della preferenziale della 90-91 da realizzare, quello dei viali di Migliara e Elia in zona piazzale Lotto a San Siro.

Il progetto della “Milano Green Circle” (pronuncia: Milano grin sɜː.kl [ormai si parla solo inglese]).

Gli alberi e gli arbusti lungo il percorso della filovia 90/91 saranno parte integrante del progetto “Milano Green Circle“, il prossimo obiettivo di Forestami e del Comune per la rinaturalizzazione di questa tratta, con il supporto di Giorgio Armani. A partire dall’autunno prossimo, verranno piantati 350 nuovi alberi e oltre 60.000 arbusti ed erbacee perenni lungo il percorso della filovia. A questo intervento si aggiungono circa 300 alberi che saranno piantati al termine dei lavori per la corsia riservata della 90-91. Il progetto è stato presentato durante la conferenza stampa annuale di Forestami, un’iniziativa volta a piantare 3 milioni di alberi entro il 2030. Finora, sono state portate a Milano e alle aree limitrofe circa 610.000 nuove piante. Stefano Boeri, presidente del comitato scientifico di Forestami, ha illustrato le iniziative future e i risultati finora ottenuti. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche il sindaco Giuseppe Sala, Giorgio Mantoan, consigliere delegato al progetto Forestami della Città metropolitana di Milano, Carlo Marchetti, presidente della Fondazione di Comunità Milano, Giorgio De Vincenti, consigliere di Ersaf Lombardia, Laura Gatti, agronoma paesaggista, e Maria Chiara Pastore, direttrice scientifica di Forestami.

Il sindaco Sala ha sottolineato l’impegno di Forestami nel promuovere il “capitale naturale” di Milano e dell’area metropolitana, ringraziando il sostegno di diverse realtà e privati. Ha annunciato l’avvio del progetto di rinaturalizzazione del percorso della linea filoviaria 90/91, conosciuta anche come “Milano Green Circle”, che vedrà la piantumazione di centinaia di nuovi alberi e migliaia di arbusti lungo l’intera tratta. Ha espresso gratitudine al gruppo Giorgio Armani per la generosa donazione che permetterà di alberare i 40 chilometri della 90/91.

Mentre Stefano Boeri ha evidenziato i risultati ottenuti finora con la piantumazione di oltre 600.000 alberi e la collaborazione tra pubblico e privato. Ha sottolineato l’importanza di affrontare il cambiamento climatico e ha ringraziato Giorgio Armani e il Gruppo Prada per il loro sostegno nel raggiungimento degli obiettivi del progetto Forestami.

Peccato, come dicevamo, che nessuno abbia accennato al completamento della corsia preferenziale da realizzare in zona piazzale Lotto. Progetto presentato da tempo e in attesa di essere eseguito.

Viale Giovanni Migliara assieme a Viale Enrico Elia sono due dei viali che formano la “circonvallazione”, quelli in attesa di una tanto declamata riqualificazione che è agoniata da almeno una ventina d’anni (se non di più). Siamo in zona Piazzale Lotto per intenderci, parte dell’esteso distretto di San Siro (qui vicino si trova la cappelletta medievale che ha dato il nome all’intero territorio), a due passi da CityLife, dal Portello e dalla zona Fiera, eppure pare di essere in una di quelle terre martoriate dal degrado e dall’abbandono.

Mentre il parterre centrale di viale Elia è interdetto al parcheggio da una barriera di newjersey, Viale Giovanni Migliara è da sempre o quasi, un parcheggio sterrato, ed ogni qualvolta piove, per giorni rimane innondato da pozzanghere che sembrano veri e propri laghi.

Queste foto mostrano lo stato di Viale Enrico Elia.

Mentre le foto che seguono mostrano lo stato di degrado di Viale Giovanni Migliara.

I viali della zona Ovest (da piazzale Stuparich a viale Troya) sino ai primi anni Sessanta, nella parte centrale erano percorsi dal canale del fiume Olona, lasciato a vista. Poi venne decisa, per ragioni igieniche, la copertura di suddetto corso d’acqua, che ancora vi scorre sotto. Così la parte in superficie mai è stata sistemata, rimanendo un orrendo parterre sterrato utilizzato come parcheggio per decenni. Sino alla realizzazione della benedetta corsia preferenziale del filobus della 90 e 91.

Nell’ottobre scorso è stato pubblicato il bando di gara per l’intervento che consentirebbe il completamento della corsia preferenziale della linea dei filobus 90/91 e dei mezzi autorizzati, tra cui le auto bianche.

Un progetto dalla vita complicatissima come abbiamo più volte raccontato, perché in ballo da oltre 13 anni, mai cominciato per l’inadempienza della ditta che a cui erano stati affidati i lavori all’epoca.

Infatti i lavori erano già iniziati con un primo appalto, nel 2010 per 6 milioni di euro, tra piazzale Lotto e piazzale Stuparich, compreso il taglio inutile di molti alberi nel piazzale. Ma come ormai si sa bene, purtroppo tutto si era fermato da tempo immemore lasciando piazza e viali nel degrado. Seguito da un contratto del 2012, bloccato subito dopo da tangenti in Regione. Qui di seguito alcuni vecchi articoli riguardanti la piazza: 09 apr, 201318 ott, 201319 nov, 201409 feb, 2015.

Lo scorso anno la presentazione del nuovo progetto e ora finalmente sono stati stanziati 3,5 milioni di fondi statali Pinqua (Programma innovativo nazionale sulla qualità dell’abitare) e 9 milioni dal ministero Infrastrutture. Mentre il resto sarà coperto dal Comune di Milano, per un costo totale dell’opera pari a 23,4 milioni di euro, da poco deliberato dalla giunta che ha dovuto adeguare la spesa al rialzo rispetto alle previsioni iniziali.

Perciò entro l’anno prossimo, secondo il cronoprogramma, inizieranno i lavori che dureranno circa tre anni.

L’obiettivo è la realizzazione della corsia preferenziale del filobus della 90/91, che comporterebbe lo smantellamento della strada, con il rifacimento delle piazze circostanti, delle corsie laterali, della rete elettrica e dei semafori. Prevista anche l’impermeabilizzazione del fondo stradale perché al centro di viale Elia e Migliara scorre il canale scolmatore dell’Olona.

La storia di questa preferenziale compirebbe oggi, grosso modo, una quarantina d’anni. Infatti la primissima tratta realizzata fu quella sul Ponte delle Milizie, oggi ponte Guido Crepax, a dire il vero fu più una predisposizione realizzata prima del 1981, quando venne realizzato il nuovo ponte sul Naviglio Grande molto più ampio. Anche se questa corsia centrale venne attivata solo parecchi anni dopo.

I lavori per la realizzazione della corsia preferenziale dei filobus della 90 e 91 iniziarono nel 1981. Si cominciò con la carreggiata centrale di viale Jenner, nell’ottobre 1981 l’infrastruttura era già ultimata e c’erano già i bifilari ma i filobus continuarono a percorrere la carreggiate laterali scandalosamente ancora per molti mesi, probabilmente per un problema di via Resegone. Nel frattempo all’inizio del 1982 iniziarono i lavori in viale Stelvio. Finalmente nel settembre 1982 entrò in funzione la tratta di viale Jenner, sebbene i filobus dovessero ancora percorrere le vie Porro e Bernina. Nell’ottobre 1982 la carreggiata centrale di viale Stelvio fra via Farini e via Lario era ultimata ma per alcuni mesi i filobus continuarono a percorrerla soltanto in senso antiorario. Via Resegone entrò in funzione nell’estate 1983. Nel 1983 si realizzò la sede centrale di via Sauro. All’inizio del 1987 iniziarono i lavori in viale Gran Sasso, poi si passò a via Pergolesi.

Le corsie preferenziali della 90 e 91 sono, partendo da Piazzale Lotto e andando in senso orario:

  • Piazzale Lotto (da realizzare)
  • viale Enrico Elia (da realizzare)
  • viale Renato Serra (non contemplata)
  • viale Monte Ceneri (non contemplata)
  • cavalcavia Adriano Bacula (non contemplata)
  • Piazzale Lugano (attivata nel 1982)
  • viale Luigi Bodio (attivata nel 1982)
  • viale Edoardo Jenner (attivata nel 1983)
  • Via Resegone (attivata nel 1983)
  • Viale Vincenzo Lancetti (attivata nel 1983)
  • Viale Stelvio (attivata nel 1983)
  • Viale Nazario Sauro (attivata nel 1983)
  • Viale Sondrio (attivata nel 1983)
  • Via Tonale (attivata nel 1983)
  • Sottopasso Mortirolo (Utilizzata dal 1933 ma sistemata e protetta meglio dal 1988)
  • Via Giovanni Battista Pergolesi (attivata nel 1988)
  • Viale Andrea Doria (attivata nel 1988)
  • Via Giovanni Pierluigi da Palestrina (al momento non contemplata)
  • Via Antonio Stradivari (al momento non contemplata)
  • Viale Gran Sasso (attivata nel 1988)
  • Piazzale Gabrio Piola (non contemplata)
  • Viale Romagna (non contemplata)
  • Largo Rio de Janeiro (non contemplata)
  • Piazzale Susa (non contemplata)
  • Viale Campania (non contemplata)
  • Viale Molise (non contemplata)
  • Piazzale Vincenzo Cuoco (non contemplata)
  • Via Rodolfo Carabelli (non contemplata)
  • Piazzale Emilio Salgari (non contemplata)
  • Via Alberto Caroncini (non contemplata)
  • Via Tertulliano (non contemplata)
  • viale Umbria (attivata nel 2000)
  • Piazzale Lodi (non contemplata)
  • viale Isonzo (attivata nel 2000)
  • viale Toscana (attivata nel 2000)
  • viale Domenico Tibaldi (attivata nel 2000)
  • Viale Liguria (attivata nel 1990)
  • viale Cassala (attivata nel 1990)
  • Ponte delle Milizie (Crepax) (attivata nel 1990)
  • viale Carlo Troya (attivata nel 1990)
  • viale Misurata (attivata nel 1990)
  • viale Ergisto Bezzi (attivata nel 1990)
  • viale Daniele Ranzoni(attivata nel 1990)
  • viale Bartolomé Esteban Murillo (attivata nel 1990)
  • viale Giovanni Migliara (da realizzare)

Referenze fotografiche: Roberto Arsuffi; Comune di Milano; google, Forestami

Tag: Urbanfile, Milano, Urbanistica, San Siro, Piazzale Stuparich, VIale Elia, Viale Migliara, Piazzale Lotto, Piazzale Zavattari, Circonvallazione, Arredo Urbano, Filobus, Forestami

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20 commenti su “Milano | San Siro – “La Green Circle di Forestami” e i laghi di viale Migliara ed Elia”

  1. Onestamente, vorrei vedere dove li hanno piantati questi oltre 600.000 alberi e sapere quanti, dopo essere stati “piantati” sono anche “sopravvissuti” alla scadentissima manutenzione del verde comunale.

    Un’altra delle varie voci che in una città migliore sarebbero da rettificare, tradotto: vagliare l’operato e casomai rimettere a bando la gestione del verde, che – a qual che vedo – è davvero a un livello penoso.

    C’è poco da gloriarsi e moltissimo da lavorare.

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  2. Scusate ma Viale Monte Ceneri ha la corsia preferenziale, solo pitturata vero ma è presente dall’incrocio con via Traiano (Viale Serra) fino al cavalcavia Bacula.
    Stessa cosa per il tratto di Viale Serra dalla fine di Piazza Stuparich fino al civico 14 e 7 in verso opposto.

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    • Ci vuole una bella fantasia per considerare questi tratti “corsia preferenziale”…..tra veicoli in sosta, carico e scarico merci e via dicendo, esiste solo “pittoricamente”. Del verde poi scordiamoci del tutto. Uno schifo.

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    • Corsia presenziale e verde pubblico (leggi Forestami) sono concetti un po’ differenti. Tra piazzale Lotto e Piazza Lugano il verde è inesistente.

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  3. L’accenno al progetto previsto da piazza Stuparich a piazzale Zavattari non sono i “300 alberi che saranno piantati al termine dei lavori per la corsia riservata della 90-91”?

    Fino a una ventina di anni fa lo spartitraffico di viale Migliara era completamente inerbito e nessuno si azzardava a parcheggiarci, poi vi furono lavori di consolidamento della copertura dell’Olona (non scolmatore dell’Olona!) con gli scavi che lo lasciarono sterrato dopo il cantiere, perché nessuno pensò di riseminare l’erba chiudendo lo spartitraffico con recinzioni temporanee: vedendolo così gli automobilisti iniziarono a parcheggiarci fino a oggi. Questo per dire come una dimenticanza di una banale e semplice operazione di risemina ha prodotto degrado per tanti anni che ci saremmo potuti risparmiare con una modestissima spesa.

    In piazza Stuparich addirittura, il Comune, in cui un ufficio non sa che cosa fa l’altro, dopo aver tagliato inutilmente (visto che i lavori non sono mai partiti) quasi tutti gli alberi appena piantati nonostante il progetto della nuova rotatoria, nel 2014 ripiantò ancora due paulownie nel triangolo all’angolo con viale Elia (dove c’è l’edicola), che adesso dovranno essere tagliate dopo soli dieci anni di vita!

    Una storia comunque incresciosa, un altro dei motivi di tanto ritardo fu il c.d. “blocco EXPO”, cioè il fermo dei lavori previsti nella zona ovest per evitare una vista di cantieri e precarietà al gran numero visitatori in transito diretti all’esposizione universale.

    Per il resto, ci sono un po’ di precisazioni e correzioni da fare all’elenco del percorso filoviario:
    • se parliamo di corsie preferenziali, e non solo di sede riservata, in realtà esiste anche in viale Serra (tranne da via Traiano a viale De Gasperi) e viale Monteceneri, inoltre è previsto il completamento anche del tratto di via Pierluigi da Palestrina e via Stradivari;
    • il sottopasso Mortirolo sarà stato utilizzato come sede riservata dal 1983, non dal 1933;
    • tutto il tratto da viale Gran Sasso a via Tertulliano compresi verrà abbandonato dalle linee 90 e 91 che verranno spostate sul tratto più interno, quando verrà realizzata la sede riservata mancante in viale Umbria (da via Tertulliano a piazza Cappelli), ora coperto dalla 92 che a sua volta ne prenderà il posto;
    • il tratto da piazzale delle Milizie a piazzale Zavattari (viale Troya, viale Misurata, viale Bezzi, viale Ranzoni, viale Murillo) fu realizzato solo nel 2006 e non nel 1990.

    Poi perché le auto bianche dovrebbero essere autorizzate a percorrere la sede riservata ai mezzi pubblici?

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  4. E Viale Marche rimane costantemente fuori da ogni lontana idea di riqualificazione. Uno schifo indegno di una città che si definisce europea, ma non lo è, almeno per quanto riguardo l’arredo urbano ed il decoro.

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  5. La cosiddetta circonvallazione 90-91 presenta uno strano problema di cui, oramai, nessuno si ricorda nemmeno più in Comune, ovvero il fatto che, una volta giunti all’ incrocio con via Muratori, proveniendo da viale Isonzo, il perocrso filoviario si sdoppia: la 90 prosegue verso piazzale Cuoco, uscendo dalla corsia alberata, la 92 invece, pur potendo teoricamemte percorrere una corsia protetta, tra i filari di platani, si trova a dover uscirne e proseguire in mezzo al traffico, fino a largo Marinai d’ italia; il tratto di viale Umbria interessato resta così abbandonato e triste, caotico e con le solite cataste di auto parcheggiate alla rinfusa. Perchè? sI tratta di un percorso relativamente breve da sistemare.Boh.
    Si dovrebbe votare il partito del boh alle prossime elezioni, con il sindaco del boh, almeno sarebbe per una volta coerente con le promesse in campagna elettorale.

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    • Infatti fino a una ventina di anni fa lo spartitraffico di viale Migliara era completamente inerbito e nessuno si azzardava a parcheggiarci, poi vi furono lavori di consolidamento della copertura dell’Olona (non scolmatore dell’Olona!) con gli scavi che lo lasciarono sterrato dopo il cantiere, perché nessuno pensò di riseminare l’erba chiudendo lo spartitraffico con recinzioni temporanee: vedendolo così gli automobilisti iniziarono a parcheggiarci fino a oggi. Questo per dire come una dimenticanza di una banale e semplice operazione di risemina ha prodotto degrado per tanti anni che ci saremmo potuti risparmiare con una modestissima spesa.
      Ma quella dimenticanza non è stavolta imputabile all’attuale Sindaco.

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    • La 92 è costretta a uscire dalla sede riservata perché non è ancora stata realizzata anche per via del mercato comunale in disuso sullo spartitraffico di viale Umbria, che va abbattuto, c’è un altro progetto in partenza anche per questo tratto.

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  6. Oddio ma io davo per scontato che lavori su questa tratta non fossero più messi in discussione e possano partire al più presto..

    Ma i soldi sono stati messi tutti oppure mancano dei fondi per dare il via ai lavori?

    E cmq la 90 91 per chi non è razzista e non storce il naso a salirci è comodissima e molto veloce già oggi.

    Effettivamente gi unici tratti dove è lenta e soffre sono proprio quello ovest di questo servizio.

    Fortunatamente quello est percorre dei viali abbastanza scorrevoli.

    Evviva il trasporto pubblico
    Le automobili intralciano e rallentano il trasporto pubblico.
    Meno auto circolano e meglio è per tutti.

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  7. A partire dalla copertura dell’Olona sino a tutti gli anni 90 viale Migliara ha avuto un bel parterre, costituito da un prato verde. Era semplice ma pulito e gradevole da vedere. Il degrado è iniziato con gli anni 2000, quando il parcheggio abusivo, malamente tollerato dalla Polizia Locale, lo ha trasformato in ciò che vediamo oggi. Le foto non rendono pienamente ragione: ad esempio non ritraggono le montagnole di calcinacci ed i sacchi di spazzatura che vi vengono regolarmente scaricati.
    L’allampanato Sindaco Sala, noto per il suo birignao manageriale, ha accuratamente evitato di considerare il rapido degrado cui è sottoposta la zona. Tanto più si sono aggiunti lustrini nell’ “Area C” tanto più si è abbandonato tutto il resto.
    Ora però ecco avvicinarsi la “riscossa”, la soluzione che mette tutto a posto: piantare alberi ed arbusti con lo stolto pretesto di “salvare il clima” (sic). Cento? No, mille… anzi, diecimila, macchè… di più ancora! I vivaisti stappano lo champagne, mentre i cittadini si domandano quale manutenzione verrà fatta a queste lussureggianti foreste urbane… Forse quella che vediamo fatta agli arbusti di piazza Zavattari, divenuti banderuole di fazzolettini usati e nascondiglio di lattine vuote… (per non dire altro).

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  8. Terzo mondo( anzi quarto!)!!! Penso non ci sia altro da aggiungere!!!
    Del resto sto in paese e’ merd vige il magna magna di tutti i porci ( destra sinistra centro!) che amministrano sto paese delle banane.
    O come vorrei tanto un ritorno agli anni 70/80..ma piu’ mirato! Unica soluzione x mettere un’ po’ di ordine a sto schifo tutto!

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    • Un ritorno agli anni 70/80 dove tutti rubavano con il sorriso e il benestare della DC creando le basi per la schifezza di società che ci troviamo adesso?

      Dario, mio caro, wake up!
      Non è tornando al modello sfigato di quegli anni che si può costruire un futuro. Forse tu sei solamente vecchio e frustrato e rivuoi indietro il passato perché il presente non ti appartiene, però devi anche metterti nell’ordine di idee che bisogna costruire un futuro diverso per noi e per chi verrà.

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  9. Come sempre un progetto pessimo, questo perché non si capisce mai chi fa queste scelte urbanistiche a caso. Al posto di piantare alberi a caso perché non si pensa ad una scelta lungimirante. Una strada costruita così non è esteticamente bella, attraente e vivibile ma rimane un’autostrada in città. Piuttosto allargate i marciapiedi sostituite quello schifo di bus con una metropolitana e gli alberi li piantate sul marciapiede LARGO. Questo aiuta un quartiere a riqualificarsi e chissà magari un giorno ci si uscirà e diventerà bello agli occhi qualcuno. Così è solo un passaggio per le auto. E questo discorso vale per tutta la circonvalla che per seguire gli architetti idioti degli prima del 2000 hanno trasformato milano in uno schifo. Gli alberi in mezzo alla strada, cristo ma basta che ti affacci a londra new york e ti accorgi che questo schifo solo qua può esserci. Marciapiedi con metro, parcheggi, ciclabili, corsie auto e preferenziale bus. SEGUIRE QUESTO ORDINE.

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