L’iniziativa Natale nei borghi, realizzata grazie alla collaborazione tra il Comune di Milano e l’Associazione Antichi Borghi Milanesi, ideatrice del progetto, ha come scopo non solo rivalutare i borghi in quanto nuclei urbani sopravvissuti ad un secolo di sviluppo edilizio spesso disordinato, ma, anche e di più svelare, attraverso percorsi culturali, alcune opere d’arte figurativa presenti negli edifici religiosi che caratterizzano i nostri quartieri periferici: chiese (spesso santuari), abbazie e oratori, con particolare attenzione ai soggetti relativi alla Natività, all’Adorazione dei Magi e alle figure della Sacra Famiglia (Madonna con Bambino e San Giuseppe) dal Medioevo a tutto il Novecento.
Per il 2024 si propone infatti la visita a 18 luoghi di culto identificati con criterio proporzionale all’interno degli otto Municipi cittadini (due sedi prescelte per ogni Municipio, ad esclusione del Municipio 2 che comprende due siti della stessa parrocchia) evidentemente diversi dal centro storico (Municipio 1) dove è scontato imbattersi in conclamate opere d’arte sacra.
Il centro cittadino è tuttavia rappresentato, eccezionalmente, dal Civico Tempo di San Sebastiano che introduce gradualmente il programma delle visite, prendendo avvio da Palazzo Marino ed estendendosi da lì ai quartieri esterni, e quindi a partire dall’esposizione temporanea della cosiddetta Madonna di San Simone di Federico Barocci proveniente dalla Galleria Nazionale delle Marche di Urbino.
LA CITTA’ DEI BORGHI
MUNICIPIO 1
Il centro di Milano, corrispondente al Municipio 1, è presente con il Civico Tempo di San Sebastiano che introduce l’itinerario delle visite guidate ai quartieri periferici, di cui i borghi antichi sono i centri storici. L’edificio fu finanziato dalla municipalità a partire dal 1577 a seguito di un voto per la cessazione della peste sul luogo già della chiesa di San Tranquillino, dove c’era un altare di San Sebastiano. Pellegrino Tibaldi, cui fu affidata la costruzione, desiderava ispirarsi a modelli classici e in particolare al Pantheon.
Per il protrarsi dei lavori il progetto originario fu modificato più volte e definitivamente compiuto nella prima metà del XVII secolo sotto la direzione di architetti diversi, ma venne alterata la perfetta circolarità dell’impianto immaginato dal Tibaldi. Una grande pala con il Martirio di San Sebastiano di Vincenzo Foppa (1490 – 1500), proveniente dalla chiesa primitiva, fu ritirata nel XIX secolo e, sostituita da una copia, è ora esposta nella Pinacoteca del Castello Sforzesco.
MUNICIPIO 2
Questo Municipio è localizzato nella zona nord-est di Milano e include antichi borghi afferenti agli ex comuni di Crescenzago, Turro, Gorla, Precotto, Greco, annessi nel 1923. Per il progetto sono stati selezionati Precotto e Greco.
A Precotto molto interessante è l’attuale chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo (viale Monza 224) costruita tra la fine del XIX e l’inizio del X.X secolo. Al suo interno una novecentesca Adorazione dei Magi di Michele Colio.
A Greco la chiesa di San Martino, sita nella piazza omonima e parrocchia dal XV secolo, ospita una Natività e annuncio ai pastori di artista contemporaneo copia dell’originale di Bernardino Luini, dalla vicina villa Porro, poi Litta (distrutta), oggi presso il Museo del Louvre.
Poco distante è l’oratorio di Sant’Antonino in Segnano (via Roberto Cozzi 2) con un ciclo di affreschi del tardo XVI secolo vicino ai modi dei Fratelli Fiammenghini, purtroppo in stato di avanzato degrado: singolare una rara raffigurazione della Battaglia di Legnano, forse unica in questa tecnica.
MUNICIPIO 3
Situato nella zona est di Milano, comprende l’ex comune di Lambrate, annesso nel 1923; sono qui segnalate le sue ex frazioni di Casoretto e Ortica.
A Casoretto molto rilevante è l’Abbazia con la chiesa di Santa Maria Bianca della Misericordia (piazza San Materno 5) fondata nel XV secolo: conserva un’Adorazione dei magi con paesaggio invernale, copia da Pieter Bruegel il Vecchio e un affresco del XV secolo con la Vergine adorante il Bambino appena nato.
Nel borgo dell’Ortica si trova il Santuario della Madonna delle Grazie o chiesa dei Santi Faustino e Giovita (via Giovanni Antonio Amadeo 90): fu costruito tra il XII e il XV secolo e alla prima fase risale l’antichissima immagine della Madonna in trono con Bambino.
Tra i ragguardevoli affreschi rinascimentali, anche di maestro leonardesco, ricordiamo una delicata figura mariana in gloria tra i santi Rocco e Sebastiano (protettori dalla peste) di primo ‘500. Notevoli anche le ben più tarde iconografie di San Giuseppe (San Giuseppe e il Bambino Gesù, Fuga in Egitto e Sogno di San Giuseppe).
MUNICIPIO 4
Ubicato nella zona sud-est di Milano, assorbe parte dell’ex Comune dei Corpi Santi, annesso nel 1873 a Milano: in quest’occasione si segnalano due frazioni di Chiaravalle (comune annesso a Milano nel 1923): Nosedo e Rogoredo.
A Nosedo, che fino al 1870 fu un comune molto importante, si trova una piccola chiesa dedicata ai Santi Filippo e Giacomo (via San Dionigi 77); alcuni scavi hanno portato alla luce materiali di epoca romana e inoltre una chiesa in loco esisteva già nel VI secolo. Sopra l’altare si scorgono i frammenti di un affresco giottesco del XIV secolo, con Cristo benedicente.
Sorta per volere del Card. Montini la chiesa degli Angeli Custodi vide la prima messa nel 1966. Pensata dagli architetti Carlo Bassi e Goffredo Boschetti come una casa fra le case, nei pressi di Porta Romana, regala un’atmosfera mistica, prodotta dai vetri di Murano nelle pareti e sottolineata dall’acqua della vasca battesimale. Di pietra bianca di Vicenza è la parete di fondo della cappella che custodisce la statua in bronzo della Madonna con Bambino, opera di padre Nazareno Panzeri.
MUNICIPIO 5
Da un punto di vista storico, paesaggistico e artistico, questo Municipio è uno dei più importanti grazie all’aggregazione, nel 1923, di due comuni come Chiaravalle e Vigentino, dotati di un gran numero di bellissimi borghi antichi.
La celebre Abbazia di Chiaravalle (via Sant’Arialdo 102) è datata al secolo XII con ampliamenti nei secoli successivi. Nell’oratorio di San Bernardo si apprezzano affreschi del 400 con Adorazione dei Magi di maestro lombardo tardogotico e una Madonna in Adorazione del Bambino identica a quella di Casoretto.
All’interno della chiesa abbaziale si trova una inconsueta Dormizione di Maria, opera di Stefano Fiorentino, tra i maggiori artisti di scuola giottesca (XIV sec.).
Al quartiere Vigentino la chiesa di Santa Maria Assunta (piazza Assunta 1) del XIV secolo ma oggi di aspetto manieristico-barocco, ospita una Cappella del Rosario, con opere del Cerano e bottega, oltre a un ciclo pittorico nel presbiterio riconducibile a Girolamo Ciocca.
MUNICIPIO 6
Qui sorgevano i borghi antichi (in parte oggi scomparsi) della Barona, del Ronchetto e del Lorenteggio, ma anche quello di San Cristoforo con l’omonima chiesetta sul Naviglio (via San Cristoforo 3) al centro, costituita dall’unione di due piccoli ambienti di epoche diverse; quello di sinistra testimoniato già alla fine del XIII secolo. L’edificio giunge a noi come una duplice chiesetta quattrocentesca (un ampliamento voluto da Gian Galeazzo Visconti), di grande suggestione anche per la sua collocazione sul Naviglio Grande.
Nella volta della prima campata presenta un affresco quattrocentesco, ancora leggibile, con una Adorazione dei Magi.
Vicino alla cascina Barona, recentemente ricostruita con nuovi edifici che han ricostruito la stessa atmosfera, un moderno sito artistico da visitare è il santuario di Santa Rita (via Santa Rita da Cascia 22) dedicato alla mistica agostiniana. Fondato alla fine degli anni Trenta del Novecento, è una basilica a tre navate le cui pareti laterali sono decorate da un esuberante ciclo di mosaici, eseguiti dalla ditta Sgorlon su cartoni del monaco olandese Leo Coppens.
MUNICIPIO 7
La settima municipalità si identifica ampiamente con l’antico comune di Baggio, Muggiano e, in parte, con Trenno, già capo pieve della zona, ancora oggi in prevalenza rurale e ricca di borghi antichi.
La novecentesca chiesa di Sant’Apollinare Nuova (piazza Sant’Apollinare 1) di Baggio, nella cripta ospita dal 1964 il Presepe Biblico, realizzato dall’operaio della Borletti Egidio Negrini assieme a vari amici.
Il Presepe, oggetto di una elaborazione creativa continua, è unico nel suo genere e racconta con diorami non solo la Natività, ma persino il Vecchio e il Nuovo Testamento. Accoglie ogni anno gruppi di appassionati e cittadini legati alla tradizione popolare del borgo.
Poco distante, c’è un agglomerato rustico nato intorno a Cascina Linterno (via Fratelli Zoia 194) di per sé un ambiente “da presepe”. La chiesetta dell’Oratorio dell’Assunta è della metà del XVIII secolo.
All’interno si trovano una scultura devozionale in gesso raffigurante Gesù Bambino e un Presepe contemporaneo di Fortunato Miccoli con sagome in legno.
MUNICIPIO 8
Molto vasto, comprende Musocco e una parte di Trenno (capo pieve e dove, anche se fuori dagli itinerari di quest’anno, segnaliamo il meraviglioso dipinto del 1600 dell’Adorazione dei Magi), due dei comuni aggregati nel 1923; nel Municipio si integravano anche gli antichi borghi di Garegnano, Lampugnano, Quarto Oggiaro, Vialba, Villapizzone e San Siro, quest’ultimo parte del Comune dei Corpi Santi, aggregato a Milano nel 1873.
A Garegnano si ammira una delle più celebri abbazie della regione, Santa Maria Assunta in Certosa (via Garegnano 28), fondata nel XIV secolo. Nel presbiterio si trovano affreschi del ‘500 dedicati all’Adorazione dei Pastori e all’Epifania di Simone Peterzano, maestro del Caravaggio. Tra gli affreschi di Daniele Crespi, il Risveglio dai morti di Raimondo Diocrés, episodio legato alla vocazione di San Bruno fondatore dei certosini, impressionò Stendhal e Lord Byron.
A Lampugnano la piccola chiesa di Santa Maria Nascente (via Carlo Osma 9) datata al XVI-XVII secolo, troviamo un raffinato dipinto del ‘500, la Madonna del Cardellino (di destinazione privata), inserito in una elaborata cornice. Sulla parete sinistra un affresco con l’Adorazione dei Magi, attribuito a maestro luinesco.
MUNICIPIO 9
Comprende due ex comuni: Affori e Niguarda, oltre a un alto numero di borghi antichi alcuni dei quali, come Bruzzano, Dergano e Bicocca, furono a loro volta comuni autonomi, mentre Bovisa faceva parte del territorio dei Corpi Santi.
A questi ultimi apparteneva anche Santa Maria alla Fontana (piazza Santa Maria alla Fontana 7), sorta su un’antica fonte ritenuta miracolosa, fondata da Charles II d’Amboise, governatore francese e amico di Leonardo. L’edificio fu una delle strutture sanitarie più importanti della città, insieme al Lazzaretto e alla Ca’ Granda.
L’architettura è opera dell’Amadeo, ma si sono ipotizzati interventi di Leonardo o Bramante.
A Bruzzano, che per molti secoli fu capo pieve della zona, la chiesa di Santa Maria Assunta (via Enrico Acerbi 39), risalente al XVI secolo (ma l’origine è del XIII), è ornata da soggetti natalizi alla maniera di Gaudenzio Ferrari e della pittura veneta del XVI e XVII secolo. Ma anche da un’Elezione di San Giuseppe a sposo della Vergine e da un affresco con Presentazione di Gesù al Tempio, entrambe opere di scuola luinesca.
- Referenze immagini: Roberto Arsuffi
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