Milano, Porta Romana/Calvairate.
Ci siamo finalmente! Dopo decenni di attesa, a fine febbraio sono iniziati i lavori per la corsia preferenziale dei filobus in viale Umbria, parte della storica circonvallazione e situato tra Porta Romana e Calvairate.
Questo cantiere si aggiunge agli interventi avviati la scorsa estate sulla terza tratta tra piazza Stuparich e piazza Zavattari (San Siro). I nuovi progetti, da completare in tre anni, consentiranno di realizzare l’anello filoviario in sede protetta anche nei tratti attualmente scoperti: da piazza Caiazzo a via Piccinni (via Pergolesi) a Loreto e lungo viale Umbria tra piazza Cappelli e via Tertulliano.
L’intervento su viale Umbria, nel Municipio 4, durerà circa due anni e mezzo e avrà un costo di 16,8 milioni di euro, finanziati da fondi Pon Metro, Ministero delle Infrastrutture e Comune di Milano.
Le principali opere previste includono:
- Riqualificazione del parterre centrale, con la demolizione dell’ex mercato comunale tra via Orsenigo e via Comelico.
- Rifacimento dell’impianto di trazione elettrica, con nuovi pali e cavi nelle aiuole laterali.
- Creazione di 144 nuovi parcheggi regolari, compensando la rimozione di quelli irregolari.
- Piantumazione di 57 nuovi alberi, a integrazione dei filari esistenti.
Sono inoltre previsti interventi sulle reti idrica e fognaria lungo via Comelico e viale Umbria.
Di seguito alcune foto da Vile Umbria transennato con la rete arancione, segno del cantiere avviato.


















Milano – Porta Romana e Calvairate – Viale Umbria > viabilità mobilità (nella mappa Urbanfile codice: CAL18)
- committente: Comune di Milano


- Referenze fotografiche: Roberto Arsuffi;
- Urbanfile, Milano, Urbanistica, San Siro, Piazzale Stuparich, Viale Elia, Viale Migliara, Piazzale Lotto, Piazzale Zavattari, Circonvallazione, Arredo Urbano, Filobus, Forestami, Viale Umbria, Piazza Caiazzo
OLEEEE dai che forse davvero per il 2026 ce la facciamo!
Impossibile
Impossibile per il 2026
Come è prevista essere configurata l’intersezione tra la preferenziale ed i binari del tram dove c’è anello di ritorno tra via Comelico e via Maj? Con la configurazione attuale dei binari, quello di ritorno si troverebbe contromano rispetto al senso di marcia del filobus verso Lodi M3.
Un argomento sostenuto da Milano Città Stato è la chiusura dell’anello ferroviario, oggi percorso parzialmente dalla S9, con un nuovo tratto a ovest della città. Il mio personalissimo e discutibile punto di vista è che la ritengo un’opera irrealizzabile, più un’utopia che altro, dal costo enorme. Al suo posto ritengo molto più realistica una modernizzazione della 90/91, in quanto una sede riservata, seppur in superficie, già esiste e va solo completata con interventi come quelli dell’articolo.
Personalmente ritengo che la modernizzazione si compirebbe con questi criteri, al netto di studi di fattibilità, analisi di costi/benefici e quant’altro:
– il percorso dovrebbe ricalcare per intero tutta la circonvallazione, per conseguire più omogeneità e razionalità
– per questo vedrei invertiti i percorsi tra 90/91 e 92 tra Piazzale Lodi e Piazza Caiazzo da una parte, e i viali Puglie, Molise e Campania, oltre a Via Tertulliano dall’altra
– vedrei per questo utile realizzare una preferenziale sui viale Jenner, Marche, Brianza e Lunigiana, appunto a beneficio di 90/91
– sposterei la 92 sui viali, ora percorsi anche da 90/91, Lancetti, Stelvio, Sondrio, Tonale.
– vedrei indispensabile realizzare quanto più possibile sottopassi per distrarre il percorso dagli incroci in modo che i filobus abbiano il meno possibile la corsa interrotta da semafori e promiscuità col traffico normale
– vedrei indispensabili misure di impedimento all’accesso alla preferenziale da parte dei furbetti, realmente efficaci.
– vedrei l’evoluzione dei mezzi e dei controlli delle corse alle più recenti tecnologie.
Tutto questo lo vedo oneroso, ma enormemente meno di un servizio ferroviario, che sia di una metropolitana convenzionale o di una sede di Ferrovie Italiane percorsa da un servizio metropolitano (oggi le corse di S9 sono cadenzate di 30 minuti: vale per questo la pena di realizzare un tunnel di 8-10 km?), proprio perché i viali cittadini sono di per sé una via già aperta, solamente da riattrezzare per evolvere il servizio da corse di autobus convenzionali a un vero e proprio servizio di metropolitana su gomma.
Mi vedo rispondere, da esperti ho letto, che sarebbe addirittura controproducente.
Da non esperto chiedo il vostro punto di vista, e se sia ottimale lasciare la situazione attuale dei filobus com’é.
Ottima notizia! non si poteva più accettare il degrado di questa parte di circonvallazione. Senza parlare del Mercato Comunale, forse la collocazione più infelice di sempre, anche pensando all’epoca in cui fu costruito
Gran bella notizia, questa è veramente un’opera importante per la zona di Viale Umbria, era molto attesa.
Mi compiaccio di questo intervento edilizio di riqualificazione di viale Umbria. Immagino abitino in zona influencer particolari capaci di.promuovere belle opere, al pari largo Treves, Porta Venezia, la piazzetta in cui c’è il residence di lusso per anziani vicino all’arco della Pace.
Altre zone però sono totalmente abbandonate, dimenticate e prive di rispetto, come Bastioni di Porta Volta, piazzale Biancamano, piazzale Baiamonti dove regna il caos, buche con immondizia, progetti edili cominciati e mai finiti, le 2 porte degradate, l’ex deposito ATM da abbattere e ora un mostro vivente. Qui i lastricati in pietra pregiata non esistono, né opere e arredi piacevoli.
È proprio vero: tutti o quasi paghiamo le imposte, ma solo alcuni usufruiscono di opere edili, arredo urbano e vegetazione esteticamente godibili e generanti benessere.
Personalmente, abito in pieno centro, adiacente a Brera-Garibaldi, ma mi pare di vivere in una brutta periferia stregata.
Comprendo lo sfogo, ma se un progetto di riqualificazione si realizza dopo decenni non mi pare si possa fare appello alle pressioni di influencer. Qui c’è solo ritardo (fosse anche motivato da questioni burocratiche non comunicate, mancanza di fondi ecc), ma non ci vedo molto altro.
Cosa prevede il progetto per gestire l’intersezione tra la preferenziale e l’anello tranviario tra via Maj e via Comelico dove un binario si troverebbe contromano rispetto ai filobus in direzione Lodi M3?
Viale Umbria è inserito in Cambio, Möves, PUMS e forse anche altri piani come itinerario ciclabile prioritario, eppure ora si fa la preferenziale ma si dimentica completamente di fare una ciclabile… Si tratta di un asse di scorrimento importante che, senza infrastrutture adeguate, risulta pericoloso da percorrere in bici e questo disincentiverà le persone ad usarla (anche perché le bici, a seguito del nuovo codice delle strada, non potranno più percorrere le corsie preferenziali).
E non venite a dirmi che nessuno va in bici perché questo è dovuto anche al fatto che manchi una rete ciclabile continua, sicura e capillare. Se non si inizia da nessuna parte non ci arriveremo mai.
Le bici non possono percorrere le corsie preferenziali della circonvallazione esterna DA SEMPRE (c’è apposito cartello, oltre alla pena di morte per arrotamento se uno ci provasse 🙁 ) ma non sembra che in tutti questi lunghi anni se ne siano lamentati in molti….
Sì ma mi riferivo alle preferenziali in maniera generale, non quelle attuali della 90-91 (anche se è importante sottolineare che in viale Monte Ceneri le bici possono/potevano andare sulla preferenziale a lato). Quello che la riforma cambia è che non sarà più possibile aprire la preferenziale alle bici, per intenderci come in via Moscova. Ritengo questa scelta assurda: permettere alle bici di percorrere le corsie preferenziali non è il massimo in quanto è un compromesso, ma pur riconoscendo questo non penso che la soluzione sia vietare l’accesso ma costruire ciclabili. Se vietiamo l’accesso alle bici e non facciamo ciclabili non stiamo rendendo più sicuro lo spostarsi in bici, ergo stiamo disincentivando la mobilità ciclabile.
Ed era ora!!!
Concordo con l’idea di invertire 90/91 con la 92. Una cosa che renderebbe più funzionale la circolazione e che andava già fatta anni fa.
Ciò che mi lascia molto perplesso sono i tempi e il costo. Premetto che non sono un addetto ai lavori, ma in due anni e mezzo tirano su la Torre Faro in piazza Trento (28 piani e 145 metri in altezza), mentre in viale Umbria c’è da fare un chilometro di strada in piano (praticamente basta fare il fondo e asfaltare) e di linea elettrica aerea con relativi pali, un mercatino al piano terra da demolire, qualche decina di pali e di semafori da mettere, fare le righe per i parcheggi, piantare 57 alberi.
Forse le lungaggini derivano dai lavori nelle vie adiacenti, ma la mia idea è che manderanno tre operai alla volta, di cui due a guardare l’unico che lavora.
Certamente sono aumentati i costi delle materie prime, ma non stiamo mica costruendo un’opera titanica, dai…
Ripeto, non sono un addetto ai lavori, è solo la mia impressione.
Comunque una ottima notizia.
Grazie
Perché non pensare anche ai 300 posti auto rimossi? Tanta pubblicità per far comprare le auto ma poi riducono continuamente posti su strada. Allora intanto che fanno i lavori perché non costruire dei parcheggi interrati, come trovi in molte città europee?
Ho attraversato in bicicletta stamattina viale Umbria, una coda infinita che si resterà per i prossimi anni, quindi quando posso uso la bici. Ovviamente nessuna ciclabile prevista
Quei posti auto erano ABUSIVI. Quindi, “rimossi” è un termine a dir poco errato.
Finalmente era ora!!
E a chi si lamenta di altre zone dico che abbiamo aspettato circa 20 anni questo lavoro di un paio di chilometri! E ha ragione Silvio: 2 anni di lavori!!! Assurdo.
Qualcuno ci può dire come cambierà la viabilità delle strade che danno su viale Umbria?
Non è possibile che rimangano tutti quegli incroci…
E verrà finalmente risolto il problema di via Muratori, una strada con una strozzatura all’altezza di Cascina Cuccagna e che deve sopportare interamente il traffico in entrata e uscita dal centro città?
Sarebbe il caso di renderla Senso Unico e dirottare il traffico su viale Cirene e via Colletta, come era una volta.