Milano | La Maddalena – La storia di un borgo sparito

Se oggi chiedessi a chiunque: dove si trova il quartiere della Maddalena, credo nessuno sappia rispondermi. Oggi la si identifica più facilmente con De Angeli, Marghera, Baggina e Piemonte/Washington, nomi di piazze e vie che col tempo si sono formate prendendo il sopravvento.

La Maddalena era un insieme di casupole di campagna dove la strada per Vercelli attraversava con un bel ponticello il fiume Olona. Al bivio per la strada che portava a Baggio si trovava e si trova tuttora una colonna votiva sopravvissuta miracolosamente in una Milano che divora e consuma tutto. La colonna è dedicata a Santa Maddalena, era una delle crocette fatte erigere da San Carlo Borromeo a ringraziamento per la cessazione della peste del 1576-77. Il piccolo borgo si trovava a breve distanza da San Pietro in Sala, borgo assai più importante fuori dalla mura di porta Vercellina.

Il Borgo della Maddalena, San Pietro in Sala e l'Olona 1800
Il Borgo della Maddalena, San Pietro in Sala e l’Olona 1800

 

Milano La Maddalena mappa 1925
Mappa della zona nel 1925
Piazza De Angeli Colonna
La Colonna Votiva della Maddalena

Con l’industrializzazione, Milano si ingrandisce, qui nel 1872 venne fondata l’industria dei tessuti stampati di Ernesto De Angeli, che utilizzava le vicine acque del fiume Olona. Poi nel 1896 Ernesto De Angeli si unisce a Giuseppe Frua e danno inizio ad una grande fabbrica di tessuti. Il borgo si ingrandisce e diventa pian piano un quartiere della grande Milano.
Negli anni Venti venne posizionata una fontana oggi scomparsa (mistero) al centro della piazza che nel frattempo si era creata con la costruzione delle nuove case. Il fiume Olona venne deviato e così perse ogni traccia o quasi del suo passaggio in questo luogo. Così come la grande fabbrica della Frua, che dalla fine degli anni Cinquanta lascia il posto ad un quartiere moderno.

Panoramica della Maddalena con gli Stabilimenti della Da Angeli Frua .

La Maddalena e fabbrica De Angeli Frua

La Maddalena, il ponte sull'Olona e via Marghera
La Maddalena, il ponte (nell’angolo in basso a sinistra) sull’Olona e via Marghera

Maddalena - Altra immagine scattata dalla ciminiera della De Angeli Frua nell'aprile 1919, sempre con via Sacco in primo piano ma in direzione di via Marghera Maddalena - Lo stabilimento De Angeli Frua nell'aprile 1919, ripreso dalla ciminiera, a destra Piazza Sicilia e a destra Piazza Piemonte Maddalena Panoramica su Piazza De Angeli dalla ciminiera della Frua. Anni 30 b Stabilimenti De Angeli Frua

 

1917, una delle varie esondazioni dell’Olona.

La Maddalena allagata 31 Maggio 1917 b La Maddalena allagata 31 Maggio 1917 il Ponte La Maddalena allagata 31 Maggio 1917

 

La nuova Piazza De Angeli che prende il sopravvento sul nome della Maddalena. Qui verrà realizzata la fontana

La fontana di piazza De Angeli 1

La fontana di piazza De Angeli 3 La fontana di piazza De Angeli Asilo 1 La fontana di piazza De Angeli Asilo 2 Maddalena, Piazza De Angeli, 1921 Inaugurazione della Fontana Piazza De Angeli disegno Fontana

 

La piazza De Angeli oggi

Oggi se non fosse per la presenza di pochi edifici fine ottocento (Via Marghera) e la piccola colonna (soffocata dai palazzoni) nessuno potrebbe immaginare che piazza De Angeli un tempo era il cuore di un piccolo borgo di campagna con un bel fiume che ogni tanto faceva sentire la sua presenza come documentato dalle foto del 1917 esondando.

2012-09-30 15.49.33 2012-09-30 15.50.43 La Maddalena Piazza De Angeli 1 La Maddalena Piazza De Angeli 2

 

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

5 commenti su “Milano | La Maddalena – La storia di un borgo sparito”

  1. buongiorno grazie per il bel articolo.
    Sarebbe possibile ricollegare le immagini indicate in quanto al momento non sono visibili.
    Grazie
    Alberto

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  2. Mio padre visse (1951-63) nel bel villaggio operaio di via Moncalvo-Anguissola, composto credo da quasi cento alloggi in diversi fabbricati, dalle bifamiliari al “casone”.
    A proposito: nella foto con la folla dietro il cancello si nota un gruppo bronzeo che mi pare identico a quello del villaggio operaio Frua di Saronno, ancora esistente (di sicuro la foto è Milano, non Saronno)

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  3. La mia famiglia è’ vissuta in questo “borgo”, lavorando nella fabbrica De Angeli Frua. Il mio bisnonno paterno, Testa Domenico fu medaglia d’oro di anzianità’ nel 1925. Sua figlia, Testa Adriana, lavoro’ nella stessa azienda, abitavano in via Parmigianino 13, luogo in cui abitavano i miei bisnonni, luogo in cui nacque lei e in cui nacque mio padre, Ermanno Pozzoni. Mia nonna Adriana vi abito’ fino al 1988. Nella casa dirimpetto allo stesso cortile, In via Trivulzio 6 abitavano i miei nonni materni, di origine padovana, Mio nonno Guerrino suonava nella banda della De Angeli. Sua moglie lavoro’ in una famosa azienda di proprietà della De Angeli Frua, la Motom ( motociclette) : sia nella fabbrica di Baranzate nel distaccamento di via Cagnoni ( tra v. Forze Armate e via Anguissola ). Da storico del calcio pionieristico milanese, segnalo che di fronte all’ingresso del Pio Albergo Trivulzio ( la Baggina ) , sorgeva il campo di calcio del Nazionale Lombardia, sezione calcistica dello Sport Club Italia, che sullo stesso terreno disputava le gare di atletica leggera. Purtroppo questo campo, nella sua interezza, si intravede solo in una foto aerea di pessima qualità appartenente all’archivio del Sig. Cantoni, storico e pubblicista della storia del Quartiere Frua. Mia vista, purtroppo, la foto originale, di qualità sicuramente migliore.

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  4. Praticamente sono nato nel quartiere de angeli frua in via delle stelline 9….ai tempi andavamo a giocare nelle rovine della medesima,una industria gia dismessa mentre sulla circonvalla l olona ancora scoperto ci innondava di nebbia e non solo

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