Milano | Porta Genova – Piazza Sant’Agostino… la sopravvivenza degli alberi

Recentemente qualche cittadino mosso da pietà, ha provveduto a piantare un piccolo abete (forse un alberello di natale?) in uno degli appositi “fori nel cemento” lasciati nel parterre per alloggiare le piante di piazza Sant’Agostino nel distretto di Porta Genova. Fori che, come si vede, dopo il nostro ultimo sopralluogo di inizio dicembre, non sembra siano stati riparati con nuove piante. Anzi, forse la situazione pare essere peggiorata. Unica cosa, per l’appunto, è la presenza di questa piccola piantina di abete che ci chiediamo quanto sopravvivrà e che sicuramente sarà rimossa dai tecnici comunali quanto prima, in quanto se mai riuscisse a crescere, diventerebbe d’intralcio al mercato settimanale che qui si tiene.

Come abbiamo già detto, la convivenza “mercato e alberi” è sempre un problema a Milano. La piazza era stata completata nella sua nuova veste nel dicembre 2020, dopo anni di disagiato squallore. Noi comunque avevamo sempre dimostrato le nostre perplessità, trovando alcune soluzioni, decisamente deboli visto che il piazzale è occupato due volte la settimana dal mercato ambulante.

Piazza Sant’Agostino è una piazza di 7mila metri quadrati, caratterizzata da 87 alberi tra gingko biloba e aceri protetti da griglie orizzontali e verticali, centinaia di arbusti, 5.000 metri quadrati di nuova pavimentazione a raso in asfalto levigato intervallato da fasce di granito e panchine.

In pratica, dopo soli due anni (in fondo era la fine del 2020) ecco come si è ridotta la piazza, che oltretutto viene usata dai ragazzi per allenarsi con lo skate (ma dotare la città in più punti, di questi skatepark?).

Forse, come avevamo già fatto notare le protezioni di metallo dovevano essere più indistruttibili, e magari meno “tubolari”. Per ora siamo ancora nel periodo dove si possono piantare le alberature, poi arriverà l’estate e si dovrà attendere il prossimo autunno.

Qui di seguito alcuni esempi, forse più protettivi e meno invadenti.

Mentre, come si vede, molte piante sono state asportate assieme alle protezioni metalliche.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi

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21 commenti su “Milano | Porta Genova – Piazza Sant’Agostino… la sopravvivenza degli alberi”

  1. Recentemente ho fatto una indagine con l’ufficio ecologia di un comune in fascia Sud tipo Assago per capirsi. Sono rimasto basito quando di fronte alle vie rimostranze sul perché non vengano sostituiti alberelli messi in analoghe situazioni a quelle di Piazza Sant’Agostino mi è stato risposto che al comune costa troppo annaffiare ogni 15 giorni le piante e pertanto rinunciano a piantumare i singoli alberi a favore di Zone con raggruppamenti che possono auto proteggersi

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    • In realtà è proprio così che dovrebbe essere il verde, non qualche alberello sparuto in mezzo al cemento sul quale praticare un accanimento terapeutico per tenerlo in vita.

      Il verde di cui abbiamo bisogno è formato da boschi, boschetti e prati.

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        • Sarebbe facilissimo se gli enti pubblici non svendessero ogni santa volta i loro terreni dismessi per farci costruire sopra grattacieli, parcheggi e aiuole da mantenere.

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          • Infatti nella Milano romana è pieno di terreni ex fabbriche dismesse

            e comunque anche una piazza urbana, perché no, si presta benissimo a un boschetto selvatico con l’acquitrino per le anatre e gli anfibi

          • quale parte non ti è chiara tra “urbanizzata” e “da oltre 2.000 anni”?????

            non siamo in una periferia ex industriale e questa è una piazza e non un terreno dismesso

            collegate il cervello prima di aprire bocca

            questo progetto fa schifo ma l’alternativa non è il boschetto selvatico

          • Ma io sono daccordo con te!

            Rispondevo all’utente che è rimasto “basito” dalla risposta sacrosanta che gli è stata data dagli uffici tecnici del comune di fascia Sud.

        • Nella fascia Sud come dice il commentatore sopra sarebbe facilissimo.

          Il problema è sempre il solito: non c’è pianificazione pubblica quando vengono realizzate opere private e quindi gli spazi pubblici risultano sempre stradoni attira auto sovradimensionati ed edifici sparsi tra il cemento.

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          • ma qui non siamo nella fascia Sud… siamo in una zona urbanizzata da 20 secoli

            il progetto fa schifo ma QUI l’alternativa non è certo il rewilding

            ripigliatevi

      • Gli alberi in città aiutano a tenere la temperatura delle pavimentazioni più costante e quindi meno calore d’estate , inoltre è piacevole vedere il verde in città . I parchi cittadini sono sempre belli , ma non bastano.

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    • È evidente che nessuno capisce alcunché. Con buona pace degli irriducibili estimatori di Sala, questa Giunta si sta rivelando la più sopravvalutata accozzaglia di incapaci che Milano abbia avuto negli ultimi 30 anni.
      Stiamo a vedere per Buenos Aires, dove temo l’ennesima sciagura estetica di speranze mal riposte.

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  2. Il famoso “spazio restituito ai cittadini”.
    A questa stregua tanto valeva lasciare i parcheggi; almeno quello spazio sarebbe servito a qualcosa.

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    • Concordo, le non scelte si pagano.
      L’intervento di piazza sant’agostino è stato e sarà solo uno spreco di soldi pubblici.
      I mercati rionali non sono compatibili con le esigenze di decoro urbano, al più possono lasciare spazio a parcheggi.
      Vuoi il mercato? Ti becchi il parcheggio brutto per il resto della settimana.
      Vuoi la piazza decorosa? Via il mercato, depavimenta e metti degli alberi senza armature.

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  3. L’altro giorno in piazza della Repubblica ho visto che sulla terrazza di un palazzo c’e’ un giardino pensile con alberi di alto fusto. Credo che sia solo una questione di soldi e di volontà. Del resto un altro esempio eclatante è il Bosco Verticale. Se si spende e se si vuole si possono avere alberi in vaso a corso Buenos Aires, in via Vittor Pisani e in piazza sant’Agostino.

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