Milano | Castello – Le più belle vie in città: via Giovanni Lanza

Milano Castello. Scorrazzando in lungo e in largo per la città come facciamo noi di Urbanfile, non possiamo fare a meno di notare lo stato dell’ambiente urbano creato in alcune vie della città. A volte poche accuratezze fanno la differenza. Luoghi dove il Comune con un accurato progetto urbano ha riqualificato una via abbellendola con alberature, aiuole e parcheggi ben sistemati.

Naturalmente vedendo questi esempi, non possiamo non pensare al fatto che il Comune dovrebbe programmare una riqualificazione di ogni via, rendendole più belle e vivibili in ogni angolo della città.

Noi abbiamo già potuto vedere strade riqualificate come: Via Mameli (Porta Monforte), Via Alberto da Giussano (Porta Magenta), via Vincenzo Civerchio (Isola), Via Domenichino (Fiera Bolla), Via del Futurismo (Rogoredo).

Questa volta vi mostriamo la meravigliosa via Lanza, in zona Castello, che fra l’altro da il nome alla vicina stazione della Metropolitana.

Via Giovanni Lanza (Casale Monferrato, 15 febbraio 1810 – Roma, 9 marzo 1882), questo è l’esatto toponimo (delibera del 29 marzo 1889) della piccola via dedicata all’illustre italiano che visse nell’Ottocento e fu una politico e militare italiano.

Tra gli altri incarichi ricoperti, vi fu quello di Presidente del Consiglio dei ministri dal 1869 al 1873, e deputato al Parlamento ininterrottamente dalla concessione dello Statuto fino alla sua morte. Durante il suo governo vi fu la Breccia di Porta Pia, compiendo così, nove anni dopo l’Unità d’Italia, l’ultimo atto del Risorgimento nazionale.

La via, molto ampia, unisce piazza Castello con Largo Antonio Greppi e il Foro Buonaparte. Su di essa si affacciano eleganti palazzi eclettici di fine ottocento, tre per lato.

Ai lati della strada, ai lati dei marciapiedi dimorano 14 alberi (sette per lato, anche se qualcuno nel frattempo è seccato e sostituito con nuovi alberelli) di Liriodendro.

l Liriodendron tulipifera, conosciuto come Liriodendro o albero dei tulipani è un albero di media grandezza, a foglie caduche, originario dell’ America settentrionale, che raggiunge i 20-25 m di altezza. 

Ha tronco eretto, molto ramificato, con corteccia grigio-verde, che generalmente assume con l’età un aspetto rugoso e fessurato; la chioma ha forma piramidale negli esemplari giovani, tende ad arrotondarsi con il passare degli anni, gli esemplari vetusti hanno però chioma abbastanza disordinata. Le foglie sono grandi, quadrilobate, con margine intero; divengono di colore giallo dorato in autunno, prima di cadere. In tarda primavera produce numerose infiorescenze erette, a forma di tulipano, con petali giallo-verdi e centro arancione; in tarda estate produce grossi frutti a forma di pigna, costituiti da numerosissimi semi alati, che cadono in autunno o nella primavera successiva. Questi grandi alberi vengono in genere utilizzati nei parchi, necessitano di molto spazio per potersi sviluppare al meglio; le infiorescenze sbocciano sull’apice dei rami, e spesso non si possono vedere negli esemplari di grandi dimensioni.

La via venne sistemata prima di Expo 2015, eliminati i parcheggi a pettine da sotto gli alberi (foto sopra), è stato dato un nuovo ordine alla strada, dotandola di una bella ciclabile. Sotto gli alberi sono state sistemate le aiuole, sempre verdi.

Qui di seguito un po’ di foto “autunnali” che mostrano la bellezza di questa strada e alcune foto estive.

Quanto ci piacerebbe che a Milano le vie fossero tutte così, vero?

  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Google Street view
  • Informazioni: giardinaggio.it; “Le Strade di Milano”, Newton Peridici 1991
  • Castello, Arredo Urbano, Verde Pubblico, Alberi, Parcheggio, Foro Buonaparte, Via Lanza
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

3 commenti su “Milano | Castello – Le più belle vie in città: via Giovanni Lanza”

  1. Chissà perchè riqualificare con il verde in centro sembra più facile e senza impedimenti rispetto alle zone periferiche che ne avrebbero anche più bisogno, ma quando si chiede si ottiene come risposta una supercazzola infinita:

    “diamo seguito alla Sua email che ci è stata trasmessa dall’Assessorato Verde e Ambiente per informare che lungo le vie in argomento non sono presenti superfici che possano ospitare nuovo verde poiché si tratta di vie interamente asfaltate e, al netto delle considerazioni circa le scarse dimensioni dei marciapiedi (via Bitinia) e l’effettiva disponibilità di volumi in sottosuolo per il regolare sviluppo degli alberi (i marciapiedi cittadini ospitano molteplici infrastrutture in sottosuolo), Le segnaliamo che si tratterebbe di opere che necessitano riordino viabilistico, razionalizzazione sosta e predisposizione opere edili per ospitare nuovo verde, opere realizzate dal dipartimento delle infrastrutture per la mobilità della Città, solo a seguito di progettazione e studio di fattibilità tecnico-viabilista da parte di Area Mobilità e Polizia Locale.

    Il verde non rappresenta pertanto l’opera prevalente ed anzi sarebbe del tutto marginale sia in termini di tempistiche di intervento che, soprattutto, di costo dell’intervento.

    Infatti solitamente, effettuate le opere di cui sopra da parte di altro dipartimento, le superfici vengono consegnate all’Area Verde per la sistemazione a verde e dare avvio alle ordinarie manutenzioni.

    Al netto quindi delle valutazioni sulla fattibilità tecnica della posa di alberi su marciapiede, dipendenti dalle note limitazioni derivanti dalla presenza di servizi in sottosuolo (energia, acqua, tlc, fognatura, ecc..), per realizzare quanto richiesto occorre una riprogettazione dell’intera via con creazione di aiuole e/o tornelli per ospitare le alberature, rifacimento dei marciapiedi, creazione di aree parcheggi, rivisitazione della viabilità, ecc..

    Le segnaliamo inoltre la necessità del Municipio 6 di valutare l’effettiva necessità di modificare l’assetto viabilistico della via, soprattutto in ragione della drastica riduzione degli stalli di sosta per i residenti che tali interventi solitamente comportano, in ragione della rivisitazione dei calibri stradali.

    Alla luce di quanto sopra, Le segnaliamo inoltre che si tratta di una riorganizzazione di tipo viabilistico e non un intervento di verde in sé e nelle opere di questo tipo il verde ha consistenza marginale sia in termini economici che di opera prevalente.”

    Come sottolineano, è tutto bello asfaltato, anche se i marciapiedi sono larghi a sufficienza. Peccato per le tubature. Evidentemente in via Lanza non hanno infrastrutture nel sottosuolo, metropolitana a parte, e i liquami li gettano dalla finestra così concimano, anche.

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  2. Sì non c’è paragone con gli anni in cui queste povere piante di primaria grandezza erano prigioniere dell’asfalto.

    Vivono meglio loro viviamo meglio noi.

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  3. sarebbe ora che sistemassero analogamente la vicina via Quintino Sella, parallela e assai simile a via G. Lanza ma dove regnano sciatteria e parcheggi selvaggi tra le pietre sconnesse (da residente che vi sosta ogni dì vi assicuro che non c’è un’auto il cui pianale anteriore non sia danneggiato)

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