Milano, Porta Ticinese.
Da oltre un mese, il Comune di Milano ha finalmente avviato un intervento di pulizia sui muri presenti in Darsena, il “porto“ della città.
Come abbiamo visto, da anni mancava un’azione concreta per rimuovere i segni lasciati dagli imbrattamuri sulle pareti e le superfici della Darsena, rendendo questo spazio sempre più degradato (e viene spontaneo chiedersi come ci sia certa gente che preferisca vivere nel disordine anziché in un luogo pulito e ordinato, ma tant’è…). A fine marzo il cantiere per le pulizie è giunto al 90% circa, manca la parete presso il mercato e forse (sempre che siano incluse nel contratto di pulizia) il ponte, i caselli e l’arco del Cagnola.
Intanto godiamocelo finché dura.

Comunque dobbiamo ricordare che durante una manifestazione tenutasi il 15 marzo scorso che aveva preso il via da piazza XXIV Maggio ha lasciato una scia di vandalismo, tanto per cambiare, che ha interessato anche parte dei muri appena puliti della darsena, costringendo gli operai ad una nuova passata dov’era stato pulito.
Così il ponte dedicato ad Alexander Langer è tornato ad essere la vetrina del dissenso (ci chiediamo se verrà ripulito nuovamente).
Ancora una volta ci chiediamo per quanto tempo questo luogo potrà rimanere privo di nuovi “scarabocchi” visto che la zona è ad alto rischio. Temiamo, purtroppo, che non durerà a lungo.
Come ripetiamo spesso, la pulizia dovrebbe essere eseguita con maggiore regolarità e pianificazione, per evitare che nel giro di un anno ci si ritrovi punto e a capo.
Gli ultimi articoli sullo stesso argomento: dicembre 2023; febbraio 2024; luglio 2024







Di seguito la parte ripulita per prima. Notavamo come i mattoni che dovrebbero ricordare le mura difensive che qui si trovavano sino al primo Novecento, ormai sembrino presenti sin dal 1600. Muffe, infiltrazioni e segni dei sali e del tempo con piccole erosioni, sono affiorati e ora decorano le rosse pareti.













Immaginiamo o temiamo che il grazioso ponte dello Scodellino rimarrà imbrattato così ancora a lungo. Sperando di sbagliarci.



Nei pressi del mercato troviamo ancora il cantiere per le pulizie in allestimento. Già notato altre volte, volevamo porre attenzione anche allo stato delle strutture del mercato, vecchio solo di 10 anni. Forse bisognerebbe che il Comune spendesse anche qualche soldino per il suo mantenimento, altriemnti il rischio potrebbe essere ben peggiore fra qualche anno.










Ed eccoci al “Ponticello del Ticinello“, lo storico ponte del cinque/seicento che permetteva lo scavalco del canale del Ticinello, il corso d’acqua che defluisce dalla Darsena e si immette nella Vettabbia. Lerciato e ridotto ad uno schifo dai soliti imbrattamuri privi di rispetto per persino delle antiche mura.
Neanche l’arco neoclassico di Porta Ticinese progettato dal Cagnola tra il 1802 e il 1814 è scampato alle velleità artistiche di qualche stupido imbrattatore.



Rimangono i due caselli, bisognosi di un restauro e di essere utilizzati in qualche modo, visto che sono vuoti al momento.


Altra nota da brontolone: una volta i binari dei tram erano “protetti” dalle pietre, mentre ora, il solo catrame, non ha la stessa durata e come si vede, si è affossato, distrutto e crepato, tanto che è anche pericoloso per ciclisti e motociclisti.



- Referenze immagini: Roberto Arsuffi
- Porta Ticinese, Piazza della Vetra, Darsena, Degrado, imbrattamuri, Colonne di San Lorenzo, Basilica di San Lorenzo
Mi secca oltre misura che i soldi delle mie tasse vengano sprecati per rincorrere questi deficienti che qualcuno continua a giustificare facendoli passare per ragazzi disagiati che esprimono il loro dissenso. Oddio, disagiati lo sono davvero… Ma non ci sono vernici “speciali” che impediscono l’adesione delle vernici? Magari anche qualche telecamera, qualche arresto e qualche giudice che irroghi loro la pena di pulire gli artistici scarabocchi di protesta…
Vero assolutamente d’accordo
Devono finire in carcere a manganellate, torturarli tutti i giorni per 30gg.Non lo faranno più e se lo rifanno spezzare la spina dorsale.
La spina dorsale spezzatela da solo, poi facci sapere come va.
Tortura e manganellate non si augurano a nessuno, fai schifo.
si certo, esistono degli ottimi prodotti protettivi totalmente invisibili, che rendono la rimozione successiva molto più facile ed economica. Sono le soluzioni adottate per lo più nei paesi anglosassoni e del nord europa, dove l’approccio anti graffiti è diverso, è organizzato in maniera tale che la scritta è immediatamente rimossa. In questo modo i graffitari sono disincentivati e il decoro urbano è decisamente di un altro livello. A me piace molto l’approccio di Boston che può essere visualizzato su https://311.boston.gov
Purtroppo, proprio la mattina del giorno data in cui è stato pubblicato l’articolo, 28/03, c’è stata una brutta sorpresa: il muro è stato pesantemente imbrattato …
In passato l’assessora Rozza fece mettere un prodotto che facilitava l’asportazione degli spray.Funzionò un paio di volte poi il Comune si disinteressò del decoro del luogo e lasciò che il tutto andasse alla malora.Il decoro,la manutenzione sono parole sconosciute per l’amministrazione comunale.È questione culturale.
Immaginate la miseria della vita di questi disadattati che si sentono realizzati insozzando le città. Devono essere messi veramente male. Il bello è che si sentono artisti in grado (e in diritto) di esprimere qualcosa.
Il vandalismo è ovunque. Possibile che non vengono mai beccati? E’ ovvio, solo quelli di ultima generazioni perchè c’entra solo la politica. Il vandalismo senza motivo invece è diffuso in tutta Milano e non gliene frega alle istituzioni.
Le Fdo utilizzavano i droni per inseguire innocenti runner nel periodo COVID e non sono capaci di beccare quattro imbrattamuri?! Finché questi disagiati saranno lasciati liberi di imbrattare le nostre città, i muri puliti saranno un’utopia. Abbiamo le telecamere? Usiamole per incastrarli ed arrestarli!
Che degrado! Imbarazzante
La Darsena è di nuovo imbrattata ma la sfida è questa farlo durante la pulitura dei muri chi la dura la vince se non c’è un progetto dietro la Darsena so già chi vince perché gli imbrattori non si estinguono mai come gli imbecilli
Pulire va bene, ma occorre anche evitare che la notte dopo si ricoprano di scarabocchi. Vista la copertura di videocamere di cui gode la città, si può procedere facilmente all’identificazione di questi graffitari. Poi basta comminare pene (pecuniarie) esemplari e il fenomeno sarebbe molto ridimensionato. Come sempre però in questo paese, manca la volontà
Dipendesse da me, pugno di ferro: si arresta il primo idiota che capita, processo per direttissima e un anno di prigione. Ovviamente con capillare e continua diffusione della notizia. Vabbè, lo so che è impossibile, ma lasciatemi sognare…
Sognare le prigioni, che schifo. Inoltre le sogni per gli altri, troppo facile..
Avete saputo della recente notizia? Qualcuno, in una cittadina in Brianza, ha incendiato una palma, poi giustificandosi dicendo che non è una specie locale; a parte l’ episodio criticabile, costui è stato subito scovato e denunciato; si potrebbero fare altri esempi, sul tipo di chi porta una banana allo stadio: finisce subito su tutti i telegiornali con foto segnaletica e accusa di razzismo. Invece se deturpi il patrimonio urbanistico e storico della tua città, no, diventi invisibile, nessuno sa chi sei; naturalmente semnpre e solo se scrivi roba del tipo contro le forze dell’ ordine o se offendi il popolo israeliano in quanto tale e ti esprimi a favore dei totalitarismi e dei fanatismi politici.
Ma quindi stai dicendo che secondo te le FdO sono propal e adorano lasciarsi offendere?
Non sembri lucidissimo, o nostro caro portatore di novelle!
Avevo proposto tempo fa di chiudere le fabbriche delle bombolette di vernice in Italia . Costa meno allo Stato comprarle chiuderle e mandare i pochi operai in pensione , che pulire tutti i muri imbrattati ! Una indagine di marketing dice che 80% delle bombolette prodotte sono usate solo per graffiti .
Ne ho appena comprata una (nera) per verniciare il basamento di una lampada da tavolo danneggiato. Vuoi vedere che mi sarebbe toccato rivolgermi al mercato nero? Come per comprare il fentanil…
Caspita Albi, davvero nessuno ti ha dato retta? Incredibile!