Milano, Corvetto e Rogoredo.
Abbiamo fatto un giretto con reportage fotografico di cosa c’è e cosa sta avvenendo nel territorio a cavallo tra il Corvetto (un tempo Riparto Gamboloita) e Rogoredo, compreso anche Castagnedo, di via Carlo Boncompagni e via Vincenzo Toffetti.
VIA BONCOMPAGNI
In fondo a via Boncompagni, nel territorio di Rogoredo e al civico 101 doveva esser costruito un hotel della catena Toyoko-Inn (Maiko Kuroda?) + (Nasini Architetti), mai cominciato. Dopo la demolizione dell’ex edificio industriale della ADA Frigor a ridosso della ferrovia di Rogoredo, ci fu una presentazione con gran fanfara nel 2018 e 2019, ma da allora si è persa ogni traccia.

Risalendo lungo via Boncompagni, ci troviamo dinanzi alle rotonde realizzate tra il 2010 e il 2012 dopo l’apertura del sottopasso per l’Ortomercato di via Varsavia. Qui si trovano ancora degli insediamenti industriali ed ex industriali anche interessanti.



Volevamo far notare come, nella stessa via, quest’area prettamente industriale abbia da più di 13 anni delle belle rotonde con aiuole alberate e fiorite, mentre a circa un chilometro più in centro, ci sia un’ampio incrocio da sembrare una piazza, quello tra via Boncompagni e via Martinengo, in un’ quartiere più abitato, che si presenta come uno spiazzo autostradale.

Torniamo nella parte “industriale” della via Boncompagni dove all’angolo con via Pietro Gaggia si trova un parcheggio con spazio pubblico in superficie costruito nei primi anni 2000. Anche qui convivono realtà miste tra ex industrie e moderni complessi, alcuni magicamente riuniti come per l’ex Stabilimento Achille Brioschi & C. del Riparto Gamboloita 89 (oggi via Cassinis angolo via Gaggia oltre a via Boncompagni), convertito in un hotel della catena Starhotel.






Al civico 57 si trova l’Ex Saponificio Enrico Gavazzi. Uno spazio che seppure con altre funzioni, mantiene il suo fascino di un tempo, con la sagoma di Enrico Gavazzi che dal terrazzo sotto la ciminiera controlla la situazione.


In via Boncompagni 51 è in costruzione il nuovo palazzo denominato The Black Block su progetto dello studio Sergio Festini Architetti.
Milano – Corvetto (Gamboloita) – Via Carlo Boncompagni 51 > The Black Block (nella mappa Urbanfile codice: COR11) (residenziale) (nuova costruzione con demolizione)
- inizio cantiere: 2023
- conclusione cantiere:
- committente: TBB Srl
- progetto architettonico: Studio Sergio Festini Architetti




Svoltiamo in via Pietro Gaggia, dove al civico 26 troviamo un cantiere per la realizzazione di un piccolo complesso residenziale.




Milano – Corvetto (Gamboloita) – Via Pietro Gaggia 26 > GAGGIA 26 (nella mappa Urbanfile codice: COR16) (residenziale) (nuova costruzione con demolizione)
- inizio cantiere: 04 2025
- conclusione cantiere:
- committente: Elite S.r.l.
- progetto architettonico: STUDIOMOSSA ARCHITETTURA



SCALO ROGOREDO
Lungo via Vincenzo Toffetti si trova, sul lato di levante, l’ex scalo ferroviario di Rogoredo. L’area dell’ex scalo ferroviario di Rogoredo, originariamente, era adibita allo stoccaggio di treni merci. A partire dagli anni 90, la concentrazione delle attività logistiche nei terminal più grandi (Segrate), ha portato a una graduale riduzione dell’utilizzo dello scalo ferroviario con la sua completa dismissione avvenuta nel 2006. Nel 2021 l’intero comparto è stato demolito e bonificato.
L’area oggetto di pianificazione urbanistica riguarda una porzione dell’ex-scalo ferroviario di Milano Rogoredo le cui potenzialità edificatorie sono definite dall’Accordo di Programma “Scali Ferroviari” approvato da Regione Lombardia nel 2017.
E’ prevista, esclusivamente, la realizzazione di Edilizia Residenziale Sociale (ERS) nonché funzioni compatibili e complementari alla residenza (es. spazi commerciali, artigianali, servizi privati, ecc.).
Il progetto di trasformazione si svilupperà in adiacenza, più a nord, ad un altro intervento di riqualificazione urbana destinato ad edilizia residenziale libera, il quale si attuerà mediante titolo edilizio diretto ma in un’ottica di unitarietà e coerenza progettuale con il Piano Attuativo.
Il progetto prevede la realizzazione di una nuova parte di città che oltre alla residenza prevede l’insediamento di varie funzioni d’interesse pubblico: un edificio polifunzionale – a servizio del quartiere e del Municipio 4 – che verrà collocato in posizione baricentrica, la realizzazione di un parco pubblico lineare che si porrà come filtro tra il nuovo edificato e la linea ferroviaria e che oltre alle aree verdi sarà dotato di spazi e attrezzature ludico-sportive, spazi commerciali (esercizi di vicinato ed una media struttura di vendita), una residenza universitaria da convenzionare.
Nel dicembre 2024 c’è stata la presentazione delle integrazioni progettuali. (al link il nostro vecchio articolo)



Proseguiamo verso Castagnedo lungo via Toffetti. Qui tra capannoni e vecchi caseggiati giungiamo in via Sulmona.





CASTAGNEDO
Finalmente l’edificio anni Settanta di 6 piani per 12.900 mq ex INPS di Via Vincenzo Toffetti 121 angolo Via Sulmona, in abbandono ormai da quasi un decennio, è diventato un cantiere. Già nel 2018 c’era stato un progetto per la sua riqualificazione, ma che è naufragata come altre riqualificazioni in città.
L’edificio è sottoposto a opere di restauro e risanamento conservativo pesante, per ripristino funzionale dell’immobile in degrado alle esigenze dell’attività di Self Storage per spazi di stoccaggio sicuri.
Milano – Corvetto (Castagnedo) – Via Vincenzo Toffetti 121 > Ex INPS Self Storage (nella mappa Urbanfile codice: COR9) (Uffici magazzino) (riqualificazione)
- inizio cantiere: 04 2025
- conclusione cantiere:
- committente: BLUESPACE MILANO II S.R.L.
- progetto architettonico: Arch. Carlo Bandini













Mentre l’edificio per uffici eretto negli anni Sessanta sta per rivivere una nuova vita, ai suoi piedi un’antica chiesupola versa sconsolata nel suo stato di abbandono e degrado.
Si tratta di quel poco che resta dell’oratorio di Sant’Anna in Castagnedo. Sorta nella campagna milanese nel XII secolo, l’oratorio degli Umiliati conserva pressoché intatte le sue caratteristiche di chiesa romanica a nave unica anche se oramai da lungo tempo scoperchiata e in totale rovina. Temiamo che nessuno se ne occuperà ancora per molto.






Concludiamo il nostro viaggio dove via Sulmona, via Toffetti si incontrano nuovamente per versarsi nel sottopasso di via Varsavia per l’Ortomercato con la passerella pedonale (qui il nostro articolo del 2019, ma non abbiamo controllato se la situazione è rimasta invariata come allora).




- Referenze fotografiche: Roberto Arsuffi
- Rogoredo, Porto di Mare, Via Toffetti, Via Boncompagni, Redo, Scalo ferroviario, Riqualificazione, Bonifiche, via Sulmona, Residenziale, Ortomercato, via Varsavia, Castagnedo, Gamboloita
La passerella pedonale è sempre in degrado incredibile. Ci vogliono tuta e mascherina…Non parliamo dell’ascensore abbandonato
In zona, molto vicina all’ ortomercato e collegata col parco Alessandrini, c’è una vasta area che un tempo era occupata da un’ attività di autodemolizioni, chiusa l’ attività l’ area è stata abbandonata a se stessa è lo è tuttora; ci si chiede come mai, considerato l’ attuale frenetico (a dir poco…) sviluppo edilizio di Milano questo enorme spazio vuoto non sia stato presa in considerazione, eppure sarebbe stato molto utile alla città: un ampliamento del parco e nuovi condomini, così da riqualiificare finalmente e completamente la zona di piazzale Bologna.
Buonasera, purtroppo le cose sono peggiorate: il cemento si sta sgretolando, la sporcizia regna, gli ascensori (in campagna??!!) non si vedono più sotto una coltre di graffiti e poi….perché fare UNA sola rampa utilizzabile dalle biciclette? quando si potrebbe evitare il sottopasso molto pericoloso ? Io ho già scritto + volte per i rifiuti e per fortuna hanno chiuso il campo Rom!!! Spero possiate fare qualcosa!!!!
Luoghi senz’anima, eccetto la Enrico Gavazzi e la chiesetta abbandonata, che tra poco crollerà. Mai come in questo caso si vede l’assenza del Comune nelle periferie.
Per quanto riguarda l’incrocio Martinengo/Boncompagni c’è un problema per farla: la 95 (autobus doppio) per imboccare la via Boncompagni dovrebbe praticamente salire sulla rotonda. Che significherebbe doverla costruire “piatta”, con praticamente una piccola gobbetta simbolica senza verde. A volte semplicemente le cose non si possono fare.
Questa è la mia opinione.
Via Sacile è stata bonificata dall’accampamento soprattutto???