Milano | Premio Architettura e Urbanistica Urbanfile 2021

Secondo anno del Premio Architettura e Urbanistica Urbanfile.

Anche il 2021 è stato un anno complesso sotto molti punti di vista come il 2020 ma, nonostante gli inevitabili rallentamenti che la città e il mondo intero hanno subito per colpa della scia pandemica di Covid19, ci sono molti progetti di edifici interessanti portati a termine, sia per quanto riguarda edifici costruiti o riqualificati, sia per il settore degli spazi pubblici. 

Anche questa volta Urbanfile ha cercato di raccogliere un elenco degli interventi completati nel 2021 (quelli riportati nei nostri articoli) sia di grandi che di piccole dimensioni, cercando di valutare i più significativi, quelli che a nostro parere costituiscono gli esempi più virtuosi o interessanti realizzati con un’architettura di qualità che possa contribuire a migliorare l’immagine e la vivibilità della città. 

Progetti portati a termine nel 2021 (l’ordine nell’elenco è casuale o per periodo di completamento e non per importanza).

Arredo Urbano – Spazi pubblici – Ciclabili – Verde

Per la categoria spazi pubblici e arredo urbano fra i vari interventi conclusisi nel 2021, per bellezza e completezza (anche se tutti o quasi si meriterebbero un premio), potremmo selezionare Via Orti a Porta Romana.

Si tratta di un intervento urbanistico di riqualificazione urbana portato a compimento grazie agli oneri di urbanizzazione del complesso orami quasi completato di Horti, un progetto di De Lucchi. Ma anche il Campus Leonardo del Politecnico progetto di rigenerazione e riqualificazione di uno spazio altrimenti brutto e insignificante. Il progetto è un’idea progettuale donata dall’architetto Renzo Piano al Politecnico, con la collaborazione dell’arch. Ottavio Di Blasi.

La sistemazione ci è piaciuta per la sua attenzione ai particolari, al fatto di aver comunque piantato una serie di alberi e inserito un’aiuola ovunque sia stato possibile, in un luogo in precedenza utilizzato come cortile per parcheggio auto e accumulo di materiali per il campus.

Assieme al contesto di spazio pubblico rigenerato, vanno aggiunti due edifici nuovi costruiti al posto di altri che hanno dato un senso pratico all’insieme, unendo gli altri edifici esistenti firmati dai più grandi architetti italiani come Gio’ Ponti o Piero Portaluppi.

Rigenerazione edifici esistenti: residenziale e ricettivo

Alserio 10 all’Isola è stata la sorpresa più gradita, dove un edificio per uffici per Reader’s Digest, dalla forma particolare realizzata su progetto di Melchiorre Bega nel 1970 è stato trasformato in un elegante e moderno edificio

Disegnato da Asti Architetti, l’edificio ha restituito un’immagine molto più sofisticata e milanese di quanto avesse l’edificio precedente, nato per essere sede del Reader’s Digest.

Si trattava di un edificio per uffici completato nel 1970 su progetto di Melchiorre Bega, è ora sottoposto ad una riqualificazione a cui è stato dato il nome Isola 10.

Ci piace parecchio la trasformazione che ha mantenuto l’impronta dell’edificio precedente, dove lo studio di Paolo Asti ha sapientemente aggiunto le terrazze su ogni lato che hanno conferito all’insieme un aspetto quasi organico, aiutato anche dal sapiente gioco dei chiaroscuri.

Rigenerazione edifici esistenti: direzionale

Tutti interventi interessanti e la scelta non è stata facile, anche perché molti sono stati interventi di trasformazione di edifici esistenti, come via Bisceglie 95, molto interessante, Corso Como Place, ex torre Bonnet resa moderna in modo magistrale, oppure un intervento come per Sile 8 che ha visto il completamento di un edificio da anni completamente abbandonato.

Ma tra tutti dobbiamo scegliere il progetto di Vetra Building, anch’esso un intervento di recupero di un edificio dei primi anni ‘60, progettato da Ferdinando Reggiori come nuova sede per l’Esattoria di Milano.

Vetra Building (piazza Vetra, 17), progettato dalla società internazionale di architettura e design Il Prisma e Artelia, per conto di AXA IM, ha ridato vita ad un angolo del centro di Milano completamente abbandonato e in forte degrado, rivitalizzando anche i portici abbandonati al loro destino negli anni passati, aprendo anche un varco nel mezzo che unisce due lati del quartiere, inserendovi anche un’opera d’arte spettacolare di Patrick Tuttofuoco.

Edilizia Residenziale di nuova costruzione

Tanti i progetti residenziali portati a termine nel 2021… tra questi alcuni molto belli altri un po’ meno come immaginabile, ma sceglierne uno solo vincitore nella categoria delle nuove costruzioni residenziali è stato arduo…

Onestamente ci sono piaciuti molto, la Torre Parco (Barbieri & Negri) di Affori, Via Serao 1 (BEMaa) a Porta Vercellina, via Vespucci 8 (Arassociati) a Porta Nuova e anche Ripa di Porta Ticinese 87 (BEMaa) sul Naviglio Grande, ma secondo noi, il progetto che ci è piaciuto di più è quello per un piccolo edificio elegante e ben inserito, dal gusto ancora anni Sessanta e dalle linee semplici e efficaci. Con le ampie terrazze poste sul lato rivolto a meridione e sul piccolo giardino che riscaldano e rassicurano coi loro colori ambrati. Si tratta di Casa Borio Monte Rosa 66, un progetto dello Studio Calzoni Architetti e realizzato da Borio Mangiarotti SpA.

Edilizia direzionale di nuova costruzione

Anche se non completamente terminato il complesso per uffici chiamato The Sign nel distretto della Barona e a due passi dalla stazione M2 Romolo e dall’Istituto Universitario IULM, ci è parso molto più interessante e bello esteticamente in confronto all’altro edificio completato nel 2021 ad uso terziario, Gioia 22.

Ci piace come abbia risolto e ravvivato un’area altrimenti depressa di Milano, come gli architetti siano riusciti a creare uno spazio lavorativo piacevole e una piazza, Piazza Fernanda Pivano, perfetta per passeggiare e rilassarsi nelle pause lavorative.

Si tratta di un complesso per uffici e commercio sviluppato da Progetto CMR. Per le facciate ISA S.p.A.

Edilizia Scolastica e dello Sport

Senza alcun dubbio la nuova Primaria Viscontini di Trenno ci è piaciuta particolarmente per la scelta stilistica, allegra e piena di colori, ma anche per la scelta della struttura portante in legno. Si tratta di un progetto di Tecnicaer Engineering S.r.l.

Edilizia pubblica – di servizio – culturale

Difficile scegliere anche quale tra questi quattro edifici sia stato realizzato meglio, sempre secondo noi di Urbanfile.

La scelta è stata abbastanza difficile soprattutto per due interventi di recupero che ci stanno particolarmente a cuore: il Museo ADI Design Museum Compasso d’Oro e Teatro Lirico Gaber, da poco inaugurato.

Ebbene abbiamo scelto il simbolo di rinascita di uno storico edificio che attendeva da più di vent’anni la sua riapertura, il Teatro Lirico. Il progetto di rigenerazione è stato curato da Pasquale Francesco Mariani Orlandi per il Comune di Milano – Assessorato ai Lavori Pubblici e Casa Area Tecnica Cultura.

Edificio originale e iconico

Difficile come immaginabile scegliere anche un edificio iconico e dalla forma particolare, quest’anno è toccato al Polo Chirurgico al San Raffaele, unico edificio dalla forma “particolare” e riconoscibile fra altri, iconico appunto.

Progettato dallo studio di Mario Cucinella Architects per essere il nuovo Polo Chirurgico e delle urgenze I.R.C.C.S. dell’Ospedale San Raffaele di Milano in via Olgettina, nel distretto di Cascina Gobba.

L’edificio, soprannominato da subito “iceberg“, sembra effettivamente una montagna di ghiaccio incontaminata, tanto affascinante quanto fragile, simbolo di un ecosistema delicato, a rischio e da proteggere.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

6 commenti su “Milano | Premio Architettura e Urbanistica Urbanfile 2021”

  1. Complimenti e sopratutto grazie per il vostro impegno in qualità di occhio competente e vigile sulla trasformazione urbanistica milanese.

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  2. È simpatico notare che nella sezione “Arredo Urbano – Spazi pubblici – Ciclabili – Verde”, su 11 interventi citati non ce ne sia neanche uno che abbia previsto la realizzazione di “Ciclabili”.

    Io avrei tolto dai candidati: il parcheggio di via Bramante (rimasuglio del piano Albertini che non ha però permesso di nascondere sotto terra le auto parcheggiate in sosta vietata nel piazzale del cimitero) e la dovuta sistemazione del parcheggio di Via Celio.

    Al loro posto avrei inserito nella lista dei candidati l’intervento di riqualifica di piazza Dergano e dintorni.

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